Università: il 13 dicembre a Roma lettori/CEL in presidio
Data pubblicazione: 12 dicembre 2022
I Lettori/Collaboratori ed Esperti Linguistici (CEL) di Madrelingua, ovvero gli Insegnanti Universitari di Madrelingua, protestano il giorno 13 dicembre 2022 davanti alla sede del Ministero dell’Università e Ricerca contro la discriminazione fondata sulla nazionalità perpetrata nei loro confronti dallo Stato italiano a dispetto di numerose sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che dal 1989 impone all’Italia il riconoscimento di tutti i loro diritti nel rispetto del trattato UE.
Coloro che da anni insegnano le lingue straniere agli studenti delle Università italiane nei Centri Linguistici oppure nei Corsi di Lingua in collaborazione con i docenti italiani di lingue,
FORTI delle loro competenze glottodidattiche, accertate mediante procedure concorsuali pubbliche,
MORTIFICATI da un Contratto nazionale che da sempre prevede per questa categoria di insegnanti universitari un trattamento economico che rimane quello più basso in assoluto di tutti i lavoratori del Comparto Istruzione e Ricerca (Scuola, Università, Ricerca, AFAM),
CONSAPEVOLI del loro ruolo culturale e sociale nella costruzione di una società basata sui valori della conoscenza e del rispetto tra culture, e quindi della pace,
CHIEDONO
il riconoscimento ufficiale del loro ruolo professionale come insegnanti di madrelingua;
il rispetto da parte dello Stato italiano delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Europea Unione e in particolare quella nel caso C-119/04 del 2006;
il riconoscimento per i CEL nel rinnovato Contratto nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca del trattamento economico del ricercatore confermato a tempo definito, come già riconosciuto per i Lettori, fatti salvi eventuali trattamenti più favorevoli, ai sensi della Sentenza nel caso C-119/04 e le Leggi 63/2004 e 167/2017;
la fine in tutte le Università italiane delle discriminazioni contro la categoria.
I Lettori/CEL di madrelingua delle Università italiane non intendono continuare a sopportare un trattamento discriminatorio inaccettabile e chiedono il sostegno degli studenti e dei colleghi professori, ricercatori e tecnico-amministrativi alla loro lotta per poter serenamente garantire alle giovani generazioni italiane la possibilità di apprendere le lingue secondo le migliori prassi e i migliori metodi riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale. Esigono una volta per sempre il rispetto per la loro dignità professionale e i loro diritti come lavoratori. Se non ora, quando?
Appuntamento dalle 11 alle 13 presso il Ministero dell’Università e della Ricerca