Trasferimenti infanzia e primaria, anche in Molise un esodo senza ragione
Data pubblicazione: Jul 31, 2016 6:34:8 AM
L’anno scorso, di questi tempi, avevamo denunciato il rischio che l’immissione in ruolo di tanti docenti precari, atto dovuto, ma sbandierato dal governo come emblema della “buona scuola”, per le modalità di attuazione a dir poco cervellotiche del MIUR rischiava di trasformarsi in un vero e proprio esodo da parte soprattutto dei docenti del sud.
I timori che avevamo espresso hanno purtroppo trovato conferma. In questi giorni, dopo estenuanti ritardi, sintomo dello stato confusionale del MIUR e di evidenti responsabilità politiche, sono stati pubblicati i tabulati dei trasferimenti relativi alla scuola dell’infanzia e primaria.
Ebbene, oltre 130 di docenti molisani, in gran parte di sostegno, hanno ricevuto la temuta notizia. Dopo decenni di precariato, il “premio” è stato un trasferimento lontano da casa, per la maggior parte in province settentrionali. Un vero e proprio esodo, che vedrà i docenti molisani raggiungere tutte le regioni d’Italia: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, a chi è andata meglio Abruzzo, Campania o Lazio. Il rischio e che al primo esodo se ne aggiungano altri: il 2 ed il 13 agosto, infatti, verranno pubblicati rispettivamente trasferimenti del docenti di I e II grado.
Oltre alle destinazioni, un altro aspetto che ha generato rabbia e sconcerto nei docenti è dovuto alle modalità con le quale sono stati effettuati i trasferimenti. A finire sotto accusa l’assurdo “algoritmo” messo in atto dal MIUR, il cui funzionamento è tuttora sconosciuto, che mescolando punteggi e preferenze, ha generato l’attribuzione dell’ambito di destinazione per ogni docente.
Le nostre sedi nei giorni scorsi sono state prese letteralmente d’assalto: sono tantissimi quelli che hanno segnalato irregolarità ed errori, con l’attribuzione di sedi più lontane rispetto a quanto dovuto, visto il punteggio di partenza. Abbiamo effettuato le prime verifiche ed approntato i primi reclami, altri seguiranno nelle prossime ore e tutta la situazione verrà portata a conoscenza dell’USR Molise, e del MIUR per il tramite della segreteria nazionale.
Si tratta di problematiche diffuse su tutto il territorio nazionale, che stanno gettando nella disperazione migliaia di famiglie, che rischiano di subire ingiuste penalizzazioni da procedure informatiche impazzite, il tutto a circa un mese dall’inizio delle attività scolastiche.
Una domanda però sorge spontanea: a chi giova tutto questo? Perché intervenire sulle procedure della mobilità, ormai consolidate da anni, che avevano dato ampie garanzie di funzionamento?
E ancora, se davvero si vuole una “buona scuola”, perché trasferire in maniera coatta docenti quando ci sono sul territorio posti a sufficienza per effettuare trasferimenti e anche ulteriori immissioni in ruolo? Il caso del Molise è emblematico: l’anno scorso, infatti, ci sono state in regione ben 265 nomine a tempo determinato sul cosiddetto “organico di fatto”, di cui 160 di sostegno. Basterebbe “stabilizzare”gli organici per impedire ai docenti ingiusti ed iniqui trasferimenti, che minano anche la continuità didattica, specialmente nei confronti degli alunni diversamente abili.
La conseguenza dell’improvvisazione e dello stato confusionale in cui versa il MIUR sarà la penalizzazione delle professionalità e delle competenze di tanti docenti, tra cui moltissime donne.
Siamo sempre più convinti che occorre continuare la mobilitazione e le vertenze legali contro provvedimenti che fanno arretrare la scuola, calpestano la dignità delle persone, mortificano diritti sociali e civili.