SETTANTA ANNI DI DIRITTI MANCATI. INIZIATIVA DELLA FLC CGIL MOLISE E DI PROTEO A CAMPOBASSO

Data pubblicazione: Jan 26, 2015 4:7:7 PM

L’Associazione professionale Proteo Fare Sapere e la FLC CGIL Molise hanno organizzato lunedì 26 gennaio 2015, presso la sede regionale della CGIL, un’iniziativa in occasione del Giorno della Memoria.

Dopo i saluti del segretario regionale Giuseppe La Fratta, che ha posto l’accento sull’importanza delle iniziative di formazione per consentire, soprattutto alle giovani generazioni, di ottenere dalla scuola una formazione capace di essere un riferimento di fronte alla complessità del mondo moderno, ha introdotto i lavori Nella Varanese, presidente di Proteo Fare Sapere che ha collocato l’iniziativa nell’ambito dei momenti formativi che costantemente caratterizzano la vita dell’associazione professionale, presentando la graphic novel di Luca de Santis e Sara Colaone dal titolo In Italia sono tutti maschi.

L’autore del libro, il molisano Luca De Santis, sceneggiatore, autore teatrale e radiofonico, ha ricordato che il libro ripercorre le drammatiche vicende di molti cittadini italiani omosessuali che dal 1938 al 1943 furono mandati al confino nelle isole Tremiti: quasi trecento giovani deportati e bollati ufficialmente come nemici della Patria. La ricerca ha messo in evidenza alcune drammatiche (e spesso taciute) vicende storiche, ed ha mostrato la necessità di riflettere sul nostro presente, caratterizzato dalle stesse dinamiche di esclusione e discriminazione. Il viaggio nella memoria nel periodo fascista ha posto l’accento su quanta ipocrisia ci sia stata sulla persecuzione degli omosessuali. Uno scandalo dimenticato che va invece conosciuto perché, in tal modo, potrà rappresentare il volano per promuovere quei diritti che, allora come oggi, sono mancati.

Una numerosa, attenta e partecipe platea, composta soprattutto da studenti e da insegnanti, ha posto diverse domande all’autore riguardanti la scelta della comunicazione fatta tramite un fumetto, le discriminazioni ancora oggi subite dagli omosessuali, la consapevolezza dei propri diritti da riconoscere in maniera piena ed universale, il significato di famiglia in un contesto socio politico completamente modificato. A tutte le domande l’autore ha risposto ricordando le tappe ancora da percorrere per un pieno riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Tema particolarmente importante in una realtà, come quella molisana, dove non esistono associazioni che si battono per rivendicare tali diritti e per fare azioni di sostegno e di iniziativa di fronte ad un ceto politico completamente assente su questo versante.

Ha concluso i lavori - di una intensa ed emotivamente coinvolgente mattinata - Sergio Sorella del Dipartimento Formazione della FLC nazionale, il quale ha ricordato la presenza dei campi di internamento in Molise nel periodo fascista e la necessità studiare la storia con gli occhi del protagonismo attivo, elemento indispensabile per battersi contro la discriminazione e la negazione dei diritti, sia quelli denunciati nel libro, sia quelli che continuamente vengono messi in discussione dalle politiche liberiste. Si tratta di ripartire da un’assunzione di responsabilità individuale e collettiva; solo così si potrà fare in modo che la barbarie del passato non si ripeta e la società possa crescere rafforzando i valori di eguaglianza e di democrazia.