SCUOLA DELL’INFANZIA DI ROCCARAVINDOLA: CAMPANILE O DIRITTO ALLO STUDIO?

Data pubblicazione: Oct 14, 2016 10:29:12 AM

ll diritto allo studio comincia a tre anni” titolava un volumetto pubblicato alla fine degli anni settanta un tenace assessore all’istruzione modenese. Ebbene, spiace rilevare come a distanza di quasi quaranta anni, quel diritto, che già allora si considerava universale, viene oggi svilito e ritenuto secondario, talvolta sacrificato in favore di non meglio identificate questioni di campanile.

Succede a Roccaravindola, frazione di Montaquila, paese della provincia di Isernia, dove a distanza di un mese esatto dall’inizio delle lezioni per i piccoli alunni della Scuola dell’Infanzia la campanella non è ancora suonata.

Le notizie riportate dalla stampa ci segnalano una situazione caotica, che vede contrapposti da una parte il Dirigente Scolastico i docenti e i genitori dei piccoli alunni di Roccaravindola, e dall’altra l’Amministrazione di Montaquila.

La storia ha inizio il 9 settembre u.s, quando a soli tre giorni dall’inizio della scuola, il Sindaco, a causa di una sopravvenuta inagibilità dell’edificio scolastico, riteneva opportuno rinviare il primo giorno di scuola al 10 ottobre, in modo da poter trovare una nuova sistemazione ai piccoli alunni del paese.

Al di là delle considerazioni sul valore che l’Amministrazione di Montaquila attribuisce alla Scuola dell’Infanzia, sta di fatto che per un mese si sono cercate infruttuosamente alternative funzionali alle esigenze di un’utenza particolarmente delicata, come possono essere bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni.

Alla fine la “geniale” trovata: tutti trasferiti nel plesso di Masserie “La Corte”, dove già sono sistemati gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado. Peccato che le dimensioni dell’edificio siano tali da non consentire l’accoglienza di ulteriori classi, oltre quelle già presenti!

E così, se prima il problema riguardava solo la scuola dell’Infanzia, adesso sono interessati gli alunni di tutti gli ordini di scuola di Montaquila, che si vedrebbero costretti a condividere angusti spazi, tanto che si è decisa l’attivazione dei famigerati “doppi turni” per consentire a tutti i cento alunni interessati di frequentare la scuola. La cosa, ovviamente, allarma non poco le famiglie: i bambini dell’Infanzia ancora non frequentano la scuola, mentre i genitori minacciano di spostare gli alunni in altri Istituti, con conseguenti problemi di contrazione di organico.

Situazione irrisolvibile? Assolutamente no! A circa 3 Km da Roccaravindola sarebbe disponibile il plesso scolastico di Sant’Eusanio, già adibito Scuola dell’Infanzia, facente parte tra l’altro del medesimo Istituto Comprensivo. La soluzione indicata vedrebbe tutti d’accordo: genitori, docenti, Dirigente scolastico. Perché allora non allocare gli alunni della Scuola dell’Infanzia di Roccaravindola in questo plesso? Forse perché situato a Monteroduni, comune limitrofo e pertanto sede non gradita?

La vicenda di Montaquila riteniamo sia sintomatica della situazione di stallo in cui è precipitata la nostra piccola regione, in cui spesso si è anteposto il campanile al diritto allo studio, con ovvie ripercussioni su problematiche quali il piano di dimensionamento scolastico, più volte naufragato proprio per l’ostruzionismo e le beghe tra gli amministratori.

Siamo certi che i soggetti coinvolti in questa vicenda sapranno trovare soluzioni condivise che non mortifichino il diritto all’istruzione. La politica faccia la sua parte, garantiamo agli studenti molisani una scuola pubblica di qualità.