Ripartenza in sicurezza in Molise: qualcosa si muove
Data pubblicazione: Jul 31, 2020 6:50:4 AM
Si è svolto il 21 luglio, davanti la sede del Consiglio regionale del Molise, il presidio unitario organizzato dalla FLC CGIL Molise insieme alle altre OO.SS per chiedere interventi volti a garantire una ripresa in presenza e in sicurezza delle lezioni.
A circa 40 giorni dalla ripresa delle attività didattiche, lavoratori della scuola e studenti hanno manifestato tutti i loro dubbi e le loro preoccupazioni sulla “ripartenza” nelle scuole molisane. Diverse le criticità denunciate, tra cui quelle relative all’edilizia scolastica, agli organici, ai trasporti ed ai precari. Nel pomeriggio, dopo un incontro con il sottosegretario con delega all’Istruzione Di Baggio e la capogruppo del PD Fanelli, il Consiglio regionale del Molise ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno per la “ripresa in sicurezza”.
Nell’atto approvato, si prevede, tra l’altro:
- il supporto ad ogni azione utile ad individuare maggiori risorse in modo da garantire un organico regionale adatto per assicurare più ore di lezione;
- l’impegno a perorare in seno alla Conferenza Stato-Regioni e al MIUR, nuovi criteri di riparto dei fondi nazionali, affinché possano essere assegnato al Molise maggiore “organico aggiuntivo”, riducendo l’impatto del criterio demografico;
- un controllo e monitoraggio degli edifici scolastici, in modo complementare rispetto al Governo Nazionale, supportando attivamente gli enti locali sui riparti nazionali che si stanno decidendo in Conferenza Stato-Città che prevedono ulteriori risorse per le scuole;
- l’impegno a trovare risorse finanziarie e a programmare l’attività educativa 0-6 anni (cioè asili nido e classi primavera) per ripartire in sicurezza da settembre;
- l’attivazione del “Tavolo regionale operativo”, con l’USR, i rappresentanti degli Enti locali e la presenza delle OO.SS.(che dallo stesso erano state escluse), per monitorare le attività delle e capire quali azioni mettere in campo, anche in relazione ai trasporti, alle mense ed ai servizi.
Siamo certi che non sarà certo l’approvazione di un Ordine del giorno a risolvere le tante criticità che da tempo abbiamo evidenziato, ma è positivo che finalmente c’è un assunzione di consapevolezza sulla necessità di interventi anche a livello regionale, che devono necessariamente coinvolgere le parti sociali.
Vigileremo sul rispetto degli impegni: dopo lo sciopero dell’8 giugno e le manifestazioni davanti alle sedi della Prefettura e del Consiglio Regionale, siamo pronti a riprendere la mobilitazione se agli impegni non seguiranno azioni concrete. Lo ribadiamo ancora una volta: sulla scuola non è il momento delle divisioni nè della propaganda: per ripartire in sicurezza garantire il diritto ad una istruzione pubblica di qualità, è necessario il contributo e l’ascolto di tutti, in primis delle parti sociali e di quanti nella scuola lavorano e studiano quotidianamente.