REFERENDUM SCUOLA: SABATO 9 APRILE PARTE LA RACCOLTA DELLE FIRME IN MOLISE

Data pubblicazione: Apr 08, 2016 5:45:3 AM

Il 9 aprile anche in Molise avrà inizio la raccolta delle firme per i quattro referendum contro la Legge 107/15. Si inizierà con i banchetti di raccolta allestiti a Campobasso (P.zza Municipio), Termoli (P.zza Monumento) e Isernia (P.zza Celestino V). Sarà solo la prima di una serie di iniziative che si svilupperanno nei prossimi tre mesi, che si svilupperanno in tutto il territorio regionale.

Il mondo della scuola ha contrastato le linee “culturali” della legge 107, fino allo sciopero straordinario del 5 maggio 2015. Dal governo, tuttavia, si è deciso di proseguire ad oltranza, senza alcun confronto con i soggetti sociali e le organizzazioni sindacali. Il Referendum s’impone, dunque, non solo come utile strumento per abrogare norme sbagliate, ma anche per riaprire un dibattito pubblico sul futuro dell’ istruzione nel nostro paese, restituendo la parola a chi nelle scuole vive, ai cittadini, ai territori, alle famiglie, alle associazioni.

Sono quattro i quesiti referendari che proponiamo:

1. Chiamata diretta dei docenti

Chiediamo che vengano aboliti il comma 18 e i commi da 79 a 83 in tutto o in parte, laddove si stabilisce la “chiamata diretta” dei docenti da parte del dirigente che snatura la caratteristica di comunità educante della scuola.

2. Comitato di valutazione

Chiediamo che vengano abrogati i relativi commi che minacciano il lavoro collegiale e introducono una competizione individuale senza regole contrattuali, prevedendo un altissimo grado di discrezionalità del dirigente scolastico nell’erogare il bonus per il merito, con il ripristino delle funzioni precedenti del comitato di valutazione secondo il T.U. 297/94.

3. Alternanza scuola lavoro

Chiediamo che vengano abrogate le parti del comma 33, che impongono, senza alcuna flessibilità, che gli studenti dei tecnici‐professionali e dei licei svolgano rispettivamente 400 e 200 ore in azienda. Una quota fissa che cancella ogni valenza educativa, perché stabilita al di fuori di qualunque progetto formativo deciso dalla scuola e mina l’autonomia delle istituzioni scolastica, riconosciuta dalla Costituzione.

4. Credito di imposta a chi finanzia una scuola pubblica o privata

Chiediamo, infine, l’abrogazione di alcune parti dei commi 145 e 148 che riguardano la concessione di un credito di imposta a chi finanzia una singola scuola pubblica o privata. Non riteniamo giusto che il credito d’imposta sia concesso anche a chi offre liberalità alle scuole private e non riteniamo giusto che si possa finanziare la singola scuola. Sarebbe giusto e opportuno che della generosità fruisca l’intero sistema delle scuole statali, per evitare che i finanziamenti aggiuntivi arrivino solo dove non ce n’è bisogno.

La FLC CGIL, insieme agli studenti, ad altre organizzazioni sindacali alle associazioni che fanno parte del comitato promotore, si impegna ad affrontare il percorso referendario per riportare la scuola al centro del dibattito politico di questo Paese. Partiremo dal basso, dalle piazze, dai luoghi di lavoro e dal confronto con i e cittadini che in tutto il Paese incontreremo ai banchetti per la raccolta delle firme, con l’obiettivo di riconsegnare ai tanti soggetti che vi operano, una scuola pubblica democratica, aperta e laica, in coerenza con i valori repubblicani e costituzionali. Chiediamo di firmare presso gli uffici comunali in cui si risiede.

Intanto, per parlare di questi e di altri temi, la FLC CGIL Molise, insieme agli altri membri del comitato promotore del referendum scuola del Molise, parteciperà alla conferenza stampa congiunta che si terrà oggi 8 aprile alle 11.00 presso l’Incubatore Sociale in via Monsignor Bologna a Campobasso. Saranno presenti i rappresentanti delle varie associazioni che costituiscono il Coordinamento Trivelle Zero Molise e il Comitato “SI' Blocca Inceneritori” Molise.

Si apre ufficialmente la nuova stagione dei “Referendum Sociali, che da tutta Italia unisce centinaia di realtà territoriali in difesa dei beni comuni sotto attacco: la scuola pubblica, la salute, l'ambiente, il diritto a scegliere il proprio tipo di sviluppo. Facciamo sentire la nostra voce: firmiamo per la richiesta dei referendum abrogativi!