NUOVI GOVERNI, VECCHI VIZI: PROSEGUONO I TAGLI ALLA SCUOLA

Data pubblicazione: Oct 22, 2014 9:29:52 AM

La FLC CGIL Molise ha tenuto nei giorni scorsi 25 assemblee nelle scuole, ha parlato con oltre 2000 lavoratori, ha raccolto 1800 firme per chiedere il rinnovo del contratto. Parteciperà il 25 ottobre alla manifestazione della Cgil a Roma e sta organizzando l’ iniziativa unitaria, con gli altri sindacati del pubblico impiego, l’8 novembre sempre a Roma per chiedere il rinnovo del contratto ed investimenti nei settori della conoscenza.

Chi aveva promesso di investire in istruzione e formazione, non sta mantenendo le promesse. Nella Legge di stabilità per il 2015 si bloccano ulteriormente i contratti nei settori pubblici, si tagliano le risorse al diritto allo studio e a tutti i comparti della conoscenza. La manovra ammonta complessivamente a 36 miliardi. I tagli lineari e la spending review toccano pesantemente, ancora una volta, anche l’istruzione. Il Governo con una mano dà e con l’altra riduce e taglia. Alla voce Fondo per la realizzazione del Piano la buona Scuola, all’art. 3 vengono stanziati in bilancio 1 Mld sul 2015 e 3 Mld sul 2016. All’interno di queste risorse, rimane prioritario il piano straordinario di assunzioni per 148mila precari e il potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro. Il resto è tutta una serie di tagli. Intanto, però, si continuano ad assegnare 200 milioni per le scuole non statali.

Si proroga il blocco dei contratti nel P.I. fino al 31.12.2015. Lo ricordiamo gli stipendi dei lavoratori della scuola sono fermi all’1.1.2009 e lo resteranno, con queste norme, fino al 2018. L’art. 28 elenca le riduzioni di spesa a carico del MIUR. Ci sono le modifiche alle commissioni per gli esami di maturità con i sei commissari designati dai consigli di classe, mentre il Presidente sarà nominato ogni due classi dal Direttore Regionale. Si pagano le indennità al solo il Presidente mentre non si pagano più i commissari per risparmi stimati in 147 Mln. La Legge n. 440, voluta per sostenere l’autonomia delle scuole, viene ancora una volta tagliata con ulteriori 30 Mln. Dai Progetti nazionali giacenti vengono sottratti altri 10 Mln. Spariscono i Coordinatori provinciali di educazione fisica, ne resta soltanto uno a livello regionale. Vengono abrogati tutti gli esoneri e semi-esoneri dei collaboratori dei Dirigenti Scolastici (con una riduzione di oltre 2000 supplenze); tagliati i comandi del personale della scuola, tolte le supplenze brevi del personale ai collaboratori scolastici, se non dopo 7 giorni di assenza, agli assistenti amministrativi, se non in scuole con meno di 3 unità di personale, ed agli assistenti tecnici, sostituite con le ore eccedenti al personale in servizio, pagate col Fondo d’Istituto; tagliate le supplenze brevi di un giorno al personale docente; ridotti gli organici del personale ATA di 2.020 unità e tagliate di altri 50,7 Mln le spese per il personale per il 2015/16.

Le misure sulla scuola avranno come effetto immediato il peggioramento della qualità dell’offerta formativa e delle condizioni di lavoro. Il prioritario utilizzo dei fondi del miglioramento dell’offerta formativa per la copertura dei docenti assenti avverrà a scapito dei progetti e del recupero degli alunni in difficoltà. Pertanto, il miliardo stanziato per la realizzazione del Piano sulla Buona Scuola nel 2015, verrà compensato dai blocchi ai contratti e dai tagli lineari della spending review applicata alla scuola. Eppure, nel periodo 2009-2011, alla scuola sono stati già sottratti 9 miliardi ed a quella molisana ben 1600 posti di lavoro. Questi sono i fatti.

Occorre intensificare la mobilitazione per contrastare questo ulteriore impoverimento della scuola pubblica.