VERTENZA PRECARI SCUOLA: IL GIUDICE DI LARINO CONDANNA IL MIUR AD UN MAXI - RISARCIMENTO IN FAVORE DEI PRECARI
Data pubblicazione: Jul 04, 2015 5:7:34 AM
Avevamo già evidenziato come quella del 26 novembre 2014 rappresentasse una data storica per i lavoratori precari, che da anni contribuiscono al funzionamento delle scuole italiane.
In tale occasione, infatti, la Corte di Giustizia del Lussemburgo ha stabilito un principio sacrosanto: la normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell’Unione Europea.
Il rinnovo illimitato di tali contratti, per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali, pertanto, non è giustificato. Era evidente come tale sentenza determinasse dei principi che non potevano essere ignorati dalla nostra giurisprudenza, per cui ci dichiaravamo fiduciosi per i tanti iscritti alla FLC CGIL Molise (circa 200) che in questi anni hanno prodotto ricorso presso i Giudici di Campobasso, Isernia e Larino.
I fatti iniziano a darci ragione: in data 24.06.2015, infatti, pronunciandosi su uno dei ricorsi della patrocinati dallo Studio Legale Mariano, il Giudice di Larino ha condannato il MIUR a corrispondere, a ciascuno dei 23 ricorrenti, a titolo di risarcimento del danno per illegittimo ricorso del contratto a termine, una somma corrispondente a ben 15 mensilità dell’ultima retribuzione (circa 18.000 euro ciascuno), oltre ad interessi legali ed all’eventuale somma spettante a titolo di differenza tra questi e il maggiore importo della rivalutazione monetaria dalla sentenza al saldo.
Attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza, ma intanto la riteniamo un precedente significativo, anche perché condanna il MIUR ad un risarcimento ingente, volto a ristorare i precari per il danno subito dall’illegittima reiterazione dei contratti.
Restiamo fiduciosi in attesa degli altri pronunciamenti che a breve si susseguiranno, ma intanto un dato ci sembra chiaro: la sentenza in questione, come le tante che si stanno succedendo nel paese sono la prova che le assunzioni in ruolo, tanto sbandierate dl Presidente del consiglio, sono un atto dovuto.
Il governo deve rapidamente intervenire con urgenza per sanare definitivamente questa situazione, anche perché altri ricorsi stanno per essere presentati, ed è ragionevole prevederne l’accoglimento da parte dei giudici, con ingenti risarcimenti per i precari.
Noi non cesseremo nelle lotta e nelle vertenze, fino a quando il governo non avrà reso giustizia a tutti i precari, nessuno escluso.