SEMINARIO A ISERNIA SU INCLUSIONE SCOLASTICA E FORMAZIONE DEI DOCENTI

Data pubblicazione: Mar 04, 2017 11:43:44 AM

Si è tenuto ad Isernia, venerdì 3 marzo 2017, un affollato seminario di formazione per docenti sulla delega riguardante l’inclusione scolastica. E’ stata l’occasione per una riflessione complessiva sul sistema d’integrazione che caratterizza la scuola pubblica molisana ed in particolare quella nella provincia di Isernia.

La presentazione dell'iniziativa è stata fatta da Marilena Ferrante, vicepresidente di Proteo Fare Sapere Molise, che ha delineato le azioni formative proposte al personale docente ed ATA da Proteo, sottolineando l'importanza e l'attualità del tema dell’inclusione scolastica e delle diverse problematiche esistenti perché tale argomento venga affrontato in maniera che si valorizzino le differenze.

Pino La Fratta, Segretario generale FLC CGIL Molise, ha affrontato il tema riguardante “Lo schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità“. Nel suo intervento, pur rilevando l’esigenza, avvertita da tutti, di migliorare il sistema, ha sviluppato analiticamente i diversi arretramenti previsti in tale decreto, anche rispetto alle buone pratiche esistenti nelle scuole.

Sergio Sorella, Presidente nazionale Proteo Fare Sapere si è soffermato sulla rigidità de “Il Piano nazionale di formazione dei docenti e l’inclusione scolastica” sottolineando il cambio di passo del sistema che si è determinato con la legge 107/15, la quale, imponendo una visione fortemente gerarchica, non decisa dalle singole scuole, trasforma la formazione in obbligo normativo distante dalle esigenze delle scuole, dei docenti e degli alunni.

Il dibattito successivo è stato ricco ed articolato, con testimonianze e rilievi critici, a partire dall’assenza degli Enti Locali in merito all’erogazione dei servizi assistenziali; la necessità di considerare i docenti di sostegno come professionisti che lavorano in un contesto pubblico, con diritti e funzioni specifiche all’interno della classe. Infine si è sottolineato come la delega affronti le emergenze in maniera sbagliata non avendo lo sguardo lungo alle prospettive.

Di particolare rilievo sono stati gli interventi di alcuni docenti che hann

o portato testimonianze relative al loro agire quotidiano in contesti non semplici. Anna Di Menna, docente scuola dell’infanzia, ha rilevato la poca attenzione posta alle difficoltà che manifestano i bambini, aspettando che crescano, e ha proposto l’attivazione di sportelli psicopedagogici; Lavinia Pompili, docente di sostegno di Venafro, ha messo in risalto i diversi problemi presenti nella scuola per gli insegnati di sostegno, insistendo sulla necessità di scelte educative condivise da parte del gruppo classe; infine, Rossella Ietto, docente di sostegno Scuola Secondaria II grado di Isernia, ha messo in evidenza le criticità relative all’inclusione nelle superiori dove si parla troppo di discipline e ci sono difficoltà per far emergere il ruolo del docente di sostegno come docente della classe.

Il dibattito successivo è stato ricco ed articolato, con testimonianze e rilievi critici, a partire dall’assenza degli Enti Locali in merito all’erogazione dei servizi assistenziali; la necessità di considerare i docenti di sostegno come professionisti che lavorano in un contesto pubblico, con diritti e funzioni specifiche all’interno della classe. Infine si è sottolineato come la delega affronti le emergenze in maniera sbagliata non avendo lo sguardo lungo alle prospettive.