Operatori F.P. si prefigura un pessimo epilogo della vertenza

Data pubblicazione: Jul 04, 2015 4:59:13 AM

La vertenza degli Operatori della formazione professionale del Molise, dopo mesi di trattative, promesse ed impegni formali, sta giungendo lentamente all’epilogo.

Non è però un lieto fine quello che si paventa, anzi: l’esito a cui si è giunti è largamente lontano dalle attese, ed è foriero di molte incertezze per il futuro.

Non vogliamo tornare troppo indietro nel tempo, anche se sarebbe necessario verificare in concreto tutte le responsabilità da parte di quelli che, ora ma anche in passato, con una scellerata gestione del sistema, hanno portato all’esplosione delle criticità odierne.

Volendo esaminare solo gli ultimi mesi, non possiamo che partire dagli impegni assunti dalla Regione Molise verbalizzati in seguito al tavolo tecnico tenutosi in data 23.12.2014 alla presenza del Presidente della Regione Frattura , dell’Assessore all’Istruzione ed alla Formazione Professionale Petraroia, dei vertici della struttura regionale e del Sen. Roberto Ruta.

Sono rispettati fino ad ora quegli impegni? A nostro avviso no, se pensiamo che oggi, a distanza di più di 6 mesi da quell’incontro, i lavoratori si trovano senza lavoro, senza stipendio, senza aver percepito alcun sostegno al reddito e soprattutto senza solide prospettive per il futuro.

Qualche risultato è stato ottenuto con il finanziamento al cd “esodo incentivato”, sul cui utilizzo però sono state evidenziate alcune criticità, da chiarire al più presto. Per coloro che restano nel sistema (o meglio, che vorrebbero farlo…) invece, unica alternativa prevista è quella di partecipare ad un bando di concorso gestito dal FORMEZ PA per essere utilizzati per 12 mesi (se si risulterà tra i "vincitori..."), come orientatori specializzati nei Centri per l'Impiego, per mezzo un non meglio identificato "incarico di collaborazione".

Una prospettiva svilente, che vede i lavoratori di fronte ad un bivio che sembra un ricatto: prendere o lasciare!

Come FLC CGIL, al riguardo, abbiamo presentato un organico documento all’Assessore, con le nostre osservazioni di merito e di metodo sul progetto ponte in questione.

Sul metodo, abbiamo rilevato che il progetto Formez PA, nella sua strutturazione ed articolazione, non è stato né discusso né condiviso con le OO.SS rappresentative del comparto. Il “modello” di sistema di orientamento ideato, inoltre, risulta evidentemente scollegato da quanto sino ad ora prodotto grazie anche al proficuo lavoro degli Operatori della formazione professionale. Avremmo ritenuto più opportuno (e sicuramente meno dispendioso) procedere direttamente alla sperimentazione del “SISTEMA INTEGRATO PER L’ORIENTAMENTO PERMANENTE”, tra l’altro deliberato dalla Giunta Regionale del Molise con delibera n.107 del 18 marzo 2014 e DDG n.123 del 28 marzo 2014.

Nel merito, si tratta di un progetto a nostro avviso non condivisibile, per i riferimenti teorici presenti (si pensi al DDL sulla Buona Scuola ed al Jobs Act), per la sovrapposizione di competenze non previste, estremamente generico per le attività, che non assume l’orientamento in entrata ed in uscita – dal sistema d’istruzione e dal mondo del lavoro - come elemento determinante per progettare le tipologie d’intervento.

Inoltre, come FLC CGIL abbiamo evidenziato evidenti criticità circa i costi eccessivi di organizzazione ed i tempi di realizzazione, sulle modalità di reclutamento degli operatori stessi e sulla tipologia contrattuale prevista (incarico di collaborazione), assolutamente inaccettabile alla luce dell’inquadramento attuale dei lavoratori e dello stesso quadro legislativo in vigore, che prevede il progressivo superamento delle forme contrattuali a progetto.

In conclusione, la soluzione trovata ci sembra inadeguata, mancante di una prospettiva futura, eccessivamente onerosa rispetto ad altre alternative praticabili, e con incerti benefici per il sistema formativo regionale. La FLC CGIL Molise, in ogni caso, resterà al fianco dei lavoratori e insieme a loro valuterà tutte le iniziative vertenziali da percorrere, non ultime quella giudiziarie.