Dimensionamento, continua la saga del "vorrei ma non posso"

Data pubblicazione: Jan 30, 2015 8:38:35 AM

Per costituire i nuovi centri per l’Istruzione degli Adulti, conosciuti con l’acronimo di CPIA, in regione occorrerà togliere due dirigenze scolastiche. Una a Campobasso e l’altra a Isernia. Nella Conferenza provinciale di Campobasso, del 29 gennaio u.s., è stata approvata una revisione del dimensionamento scolastico che toglie a Campobasso la dirigenza scolastica degli Istituti Professionali “Cuoco” e “Montini.

Si conferma, quanto la FLC CGIL Molise sostiene da tempo, e cioè che il piano di dimensionamento (approvato il 17 dicembre 2013) era “nato già vecchio”. C’è stata scarsa lungimiranza della politica, non si è saputo pianificare l’offerta formativa regionale, si sono disattesi, nella formulazione finale del piano di dimensionamento, i principi sanciti dalle stesse linee guida della Regione sui poli scolastici, sulle pluriclassi, sulle reti di scuole, sull’edilizia scolastica e sulla riduzione degli istituti omnicomprensivi.

La FLC CGIL Molise ha evidenziato che il piano di dimensionamento fa acqua da tutte le parti! La modifica delle norme riguardanti l’educazione degli adulti è stata prevista dal DPR 263 del 2012. Dal 1° settembre 2014 in molte regioni italiane sono stati avviati i nuovi centri per l’Istruzione degli Adulti. Nel contempo sono partiti anche i nuovi percorsi di secondo livello che sostituiscono gli ex corsi serali, ma che rimangono comunque incardinati nell’istituto superiore dove sono allocati. In Molise si è pensato solo ad utilizzare l’istituto della proroga. Oggi, messi alle strette dal MIUR, si deve decidere. Qualsiasi decisione risulta affrettata e non risolutiva e comporterà evidenti problemi organizzativi e di gestione, con inevitabili ricadute sulla didattica.

Nel corso dell’incontro tenuto a Campobasso, la FLC CGIL Molise ha ribadito, inoltre, che le lungaggini accumulate si scaricheranno sugli utenti e sui lavoratori della scuola (si pensi alle tematiche sulle attribuzione dei codici, all’organico ed ai sovrannumerari), comprimendo un settore fondamentale come quello dell’educazione e dell’istruzione degli adulti. Ha espresso contrarietà a proposte di accorpamento che non siano motivate da un progetto organico, che tenga presente anche luoghi, spazi e prospettive future. In tal senso, mettere insieme Istituti professionali ad istituti Tecnici dello stesso indirizzo o similari, in un breve periodo potrebbe decretare la fine dei primi, come si è già verificato in situazioni in cui l’Istituto più grande ha messo in ombra il più piccolo. Al contrario, piuttosto che sopprimerne la dirigenza, gli Istituti professionali andrebbero valorizzati ed aggregati in poli omogenei d’Istruzione secondaria, in modo da valorizzarne l’importanza e favorire adeguate “passerelle” tra i percorsi.

Ha insistito, infine, sul fatto che la materia dovrebbe essere regolamentata complessivamente in una legge sull’istruzione, ancora assente in regione. Solo in tal modo si può uscire dalla sacca sterile delle rivendicazioni localistiche e si potrà ripartire riprogrammando complessivamente l’intera offerta formativa regionale.

Nella discussione, le ragioni espresse dalla FLC CGIL Molise sono state apprezzate dalla stragrande maggioranza degli interventi. Tuttavia, alla fine, la Conferenza dei sindaci ha approvato lo sdoppiamento dei due Istituti Professionali di Campobasso, ed ha solo verbalizzato l'impegno delle amministrazioni locali e della provincia ad intervenire, già dai prossimi mesi, sulla questione, affinchè il dimensionamento del 2016 affronti in maniera organica la costituzione dei poli professionali e tecnici. Continua così la saga del "vorrei ma non posso"!