COSTITUITI GLI AMBITI TERRITORIALI DEL MOLISE: UNA SCUOLA D’ISERNIA NELL’AMBITO DI AGNONE!

Data pubblicazione: Feb 18, 2016 6:5:8 AM

Altro che “buona scuola”! Eravamo stati facili profeti nel prevedere che Legge 107/2015, oltre ad essere fortemente connotata da autoritarismo e incostituzionalità, aveva in se delle evidenti criticità, che avrebbero determinato problemi di applicazione nelle scuole italiane.

La vicenda della costituzione degli ambiti territoriali nel Molise ne rappresenta uno degli esempi emblematici.

Dopo una prima proposta dell’USR Molise, che prevedeva la costituzione di 4 ambiti territoriali nella nostra regione (Campobasso, Termoli, Isernia e Agnone), nel corso della riunione del 2 febbraio come FLC CGIL avevamo già evidenziato i rischi che tale suddivisione poteva portare in talune circostanze. In particolare, si sottolineava la “marginalità” in cui rischiavano di essere relegate alcune realtà territoriali. L’ambito scolastico territoriale di Agnone, ad esempio andava a coincidere in tutto con 3 istituzioni scolastiche, tra cui era presente un unico Istituto superiore (Omnicomprensivo), per un totale di 2222 alunni. Risultavano chiare le problematiche che l’istituzione di un ambito così ridotto potevano determinare: difficoltà di composizione delle cattedre (vista l’impossibilità di articolarle tra scuole di ambiti territoriali diversi), residualità di trasferimenti (con possibile carenza di domande) e conseguente mancata stabilità degli organici. Le criticità riportate dalla FLC CGIL erano state riprese da molti interventi degli amministratori locali presenti, che avevano chiesto di rappresentare le specificità del territorio all’Amministrazione centrale.

L’USR Molise si è quindi impegnato a rappresentare le problematiche emerse al MIUR, ma la soluzione trovata, comunicataci ieri nell’ulteriore incontro di informativa, oltre a non risolvere le criticità evidenziate, risulta alquanto “singolare” e a nostro avviso foriera di possibili contenziosi.

Con Decreto direttoriale n.14 del 16.02.2016, infatti, l’USR Molise ha costituito i seguenti 4 ambiti territoriali, a cui faranno capo tutti i comuni sedi di istituzioni scolastiche:

AMBITO 1 CAMPOBASSO (17.018 studenti): Campobasso, Bojano, Baranello, Campodipietra, Cercemaggiore, Riccia, Ripalimosani, Sant’Elia a Pianisi, Trivento, Vinchiaturo;

AMBITO 2 TERMOLI (14.134 studenti): Termoli, Casacalenda, Campomarino, Castelmauro, Guglionesi, Larino, Montenero, Petacciato, Santa Croce di Magliano, San Martino in Pensilis;

AMBITO 3 ISERNIA – AGNONE (3065 studenti): Agnone, Carovilli, Frosolone, Istituto d’Istruzione Superiore Fermi – Mattei di Isernia.

AMBITO 4 ISERNIA – VENAFRO (8.194 studenti) Colli al Volturno, Montaquila, Venafro, Isernia (ad eccezione dell’ISIS Fermi – Mattei).

La particolarità di tale nuova proposta sta nel fatto che sostanzialmente si è diviso l’ambito di Isernia, staccando una scuola dal suo “ambito naturale” (quello in cui sono presenti tutte le altre scuole della città di Isernia), per inserirla nell’ambito di Agnone.

La FLC CGIL, nel corso della riunione avutasi ieri, ha manifestato con forza tutte le criticità di una soluzione di questo tipo, che appare evidentemente pasticciata. Un insegnante perdente posto al Fermi - Mattei di Isernia, ad esempio, laddove vengano meno le ore della sua materia nella scuola, rischia così di dover completare presso l’Istituto Omnicomprensivo di Agnone (facente parte del suo stesso ambito) anche laddove fossero presenti ore libere per il suo stesso insegnamento nelle restanti scuole superiori di Isernia!

La risposta dell’amministrazione è stata disarmante, così come quella dei pochissimi amministratori locali presenti: pur condividendo nel merito tutte le criticità evidenziate, ci si trova nella situazione di dover procedere: la legge è questa, altre soluzioni non ci sono.

La FLC CGIL Molise , ha ribadito la propria contrarietà a questa soluzione ed a tutto l’impianto della legge, scritta da chi non conosce la realtà scolastica Italiana. Sul piano regionale, appare evidente come le istanze e le specificità della scuola molisana non siano state adeguatamente rappresentate. Lo ripetiamo da tempo: manca una vera programmazione dell’offerta formativa regionale, non è stato approvato il piano di dimensionamento scolastico e si continua a navigare a vista. L’anno prossimo, con l’auspicata approvazione di un nuovo piano di dimensionamento, si dovrà necessariamente rivedere il tutto, cercando di porre rimedio a tutte le carenze evidenziate.

Contro la “brutta scuola” la nostra mobilitazione continua: per cambiare radicalmente la incostituzionale e fallimentare legge 107/2015 proseguiremo con lotte, iniziative legali e referendum abrogativo.