MENO RISORSE PER LE AREE A RISCHIO E PER IL MOF IN MOLISE

Data pubblicazione: Aug 13, 2014 4:19:10 PM

Tempo di vacanze ma anche di punti fermi dai quali ripartire dopo la pausa estiva. La FLC CGIL Molise richiama ad una assunzione di responsabilità reciproca e collettiva. Il sistema pubblico d’istruzione è fortemente compromesso in regione. I tagli alle risorse ed agli organici non consentono di fare una scuola adeguata alle esigenze formative degli studenti molisani. Le risorse per il Miglioramento dell’offerta formativa si sono ridotte della metà. E’ stato confermato il taglio per il secondo anno consecutivo di 350 milioni di euro per il recupero dello scatto d’anzianità del 2012. Ciò comporterà, anche in Molise, l’impossibilità di realizzare attività aggiuntive, di potenziamento e di recupero. Le scuole si ritroveranno con le casse vuote.

Sono stati ridotti anche i finanziamenti per le aree a rischio educativo, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica. Per finanziare i progetti attuati nell'a.s. 2013/2014 in Molise, ci sono solo € 193.245,00 per le attività realizzate in quest’ambito, a fronte di € 272.415,00 dell’anno precedente (che già aveva visto una riduzione di ben € 72,000.00 nei confronti dell’a.s. 2011/12). Numeri che da soli, al di là della propaganda, dimostrano in maniera inequivocabile quanta attenzione ci sia per il sistema scolastico!

Alla giunta regionale abbiamo chiesto che faccia la sua parte sui temi della legislazione concorrente in materia s’istruzione e della legislazione esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale. Siamo ancora lontani da una programmazione territoriale dell’offerta formativa. Manca una politica di riordino della formazione professionale; è assente un quadro strategico sul ruolo da dare all’Istruzione Tecnica Superiore; è da rivedere il piano di dimensionamento scolastico fatto con numeri che, ad oggi, non hanno superato il vaglio del MEF; manca una politica regionale sull’edilizia scolastica come ricordano in questi giorni alcuni sindaci; non si sono fatte scelte coerenti in materia di istruzione secondaria e di formazione professionale.

Al Prefetto di Campobasso avevamo chiesto di convocare un tavolo interistituzionale sulle emergenze scolastiche più volte denunciate ma il tutto si è risolto in una comunicazione fatta alle istituzioni. Al Presidente della Provincia di Campobasso abbiamo chiesto di attivarsi per reperire le risorse necessarie per garantire il funzionamento dei plessi scolastici di propria competenza.

All’Ufficio scolastico regionale abbiamo chiesto regole chiare sugli adempimenti relativi d’inizio anno e di affrontare le problematiche legate alla presenza degli LSU nelle scuole. Abbiamo chiesto di garantire un adeguato organico all’ufficio, con dirigenti che possano agire autonomamente senza essere condizionati da posizioni che spesso hanno messo in dubbio la credibilità dell’istituzione con nomine dirigenziali e di dirigenti scolastici per incarichi che non avrebbero dovuto ricoprire.

Occorre che ognuno faccia la sua parte per garantire un buon sistema d’istruzione, premessa per una ripresa produttiva ed occupazionale in regione. Ma di questo non c’è traccia, ad esempio, nella richiesta dell’area di crisi avanza recentemente dalla giunta regionale.