L’IMPEGNO CIVILE E PEDAGOGICO DI DON LORENZO MILANI A 50 ANNI DALLA LETTERA A UNA PROFESSORESSA

Data pubblicazione: May 23, 2017 7:27:38 PM

Si è tenuto ad Isernia il 18 maggio 2017 presso l’I.I.S. “E. Fermi” un Seminario di formazione per i docenti che ha visto una numerosa ed attenta partecipazione. I temi affrontati hanno riguardato la figura di don Milani ed il suo contributo di educatore a cinquant’anni dalla scomparsa.

L’iniziativa è stata presentata da Fabrizia D‘Urbano, della FLC CGIL di Isernia che nel rilevare l’importanza della figura di don Milani in quanto educatore ne ha delineato i tratti identitari. Ha portato il suo saluto Luana Collacchione, docente dell’università di Firenze, la quale ha ricordato l’importanza della parola: impegno in don Milani che è tesa a valorizzare i ragazzi ed ha delineato i caratteri del valore civico del libro Lettera ad una professoressa.

E’ toccato a Gennaro Lopez dell’Università Roma Tre affrontare il tema: Don Milani e la Costituzione. In don Milani era ben chiara l’idea di cittadinanza e di cittadino e la Costituzione era per lui il simbolo dell’impegno civile e dell’emancipazione. Gli articoli 3 e 11 della Costituzione rimandano ad una visione chiara relativa al rimuovere gli ostacoli per la piena affermazione dell’eguaglianza sostanziale e dell’antimilitarismo, con la parola ripudia la guerra. Sono proprio questi gli elementi di stringente attualità del messaggio di don Milani: l’uso attento e consapevole delle parole. Matteo Napolitano, dell’Università del Molise è intervenuto su: I rapporti tra le gerarchie ecclesiastiche e don Milani. Nella sua relazione ha evidenziato la necessità per don Milani di sentirsi parte delle istituzioni e la determinazione nel sostenere le sue posizioni senza abbandonare o mettere in discussione la gerarchia ma affermando le ragioni delle sue posizioni, accettando anche le conseguenze delle decisioni dei vertici della chiesa. Con papa Francesco, ha concluso Napolitano, si sta assistendo ad un processo di piena riabilitazione del priore di Barbiana.

Pino La Fratta, Segretario regionale FLC CGIL ha parlato di Inclusione scolastica oggi in un contesto nel quale la scuola ha subito tagli e riduzioni di risorse e di organici. Una scuola che, pur sperimentando livelli rilevanti di inclusione dei disabili, deve ancora fare i conti con percentuali inaccettabili di abbandoni, con carenze di tempo scuola e di personale. Del resto la stessa delega sull’inclusione, recentemente approvata, pone problemi di rilievo su questo versante perché concepita soprattutto per ridurre e contenere i costi e non guarda alla prospettiva della crescita del sistema educativo.

E’ seguito un dibattito nel quale sono stati riproposti dai docenti presenti alcune criticità della scuola italiana e la necessità di fare una seria riflessione per superarle.

La chiusura dei lavori è stata fatta da Sergio Sorella, Presidente nazionale Proteo Fare Sapere il quale, nel ringraziare tutti gli intervenuti, ha rilevato che discutere di don Milani significa anche riflettere su come si fa scuola e su quello che fanno le istituzioni ed i cittadini che hanno a cuore il sistema d’istruzione. Questo comporta una riflessione sull’attualità del messaggio di don Milani che può essere sintetizzato dall’imparare insieme, dal fatto che lavorando insieme si capiscono i problemi degli altri e ci si responsabilizza, dallo sviluppare le relazioni, dal fatto che fare scuola è una cosa impegnativa ed, infine, dalla necessità di dare la priorità allo studio della lingua.