Le criticità della scuola molisana: lunedì 11 settembre Conferenza stampa FLC CGIL Molise
Data pubblicazione: Sep 09, 2017 10:49:30 AM
In occasione dell’avvio dell’anno scolastico, la FLC CGIL Molise ha convocato una conferenza stampa per lunedì 11 settembre ’17 alle ore 9,30 presso la sede della CGIL in Via Tommaso Mosca, 11 sala “A. Giovannitti”. Oltre alle criticità del settore scuola, verranno illustrate le problematiche relative all’Università e degli altri settori della conoscenza, alle prese con le trattative legate al rinnovo contrattuale.
Saranno affrontati i seguenti temi:
1. Edilizia scolastica: i problemi irrisolti e nuove emergenze;
2. Dimensionamento scolastico e offerta formativa regionale;
3. Organici docenti e ATA: le criticità della scuola molisana;
4. La mobilitazione nell’Università e negli altri settori della conoscenza.
Personale docente ed educativo CB: calendario convocazioni incarichi a T.D
L’A.T.P di Campobasso ci ha trasmesso, per opportuna conoscenza e con preghiera di notifica a tutto il personale interessato, il calendario delle operazioni ed i posti disponibili per stipula dei contratti individuali di lavoro a tempo determinato a.s. 2016/17 per il personale docente ed educativo (si veda allegato).
Le proposte di lavoro a tempo determinato saranno conferite il giorno 11 SETTEMBRE 2017 presso l’Ufficio Scolastico Provinciale di Campobasso, Via Garibaldi 25 , a partire dalle ore 9.00, secondo il calendario allegato.
I candidati non presenti il giorno della convocazione saranno considerati rinunciatari, a meno che non siano rappresentati da delegato/a munito di delega e fotocopia di documento di riconoscimento del delegante, o abbiano già fatto pervenire delega all’ Ufficio, via posta elettronica all’indirizzo usp.cb@istruzione.it.
La formazione dei docenti garantisce il successo degli studenti
Pubblichiamo un intervento sul tema della formazione dei docenti di Sergio Sorella, presidente nazionale associazione Professionale Proteo Fare Sapere.
«In questi primi giorni di settembre i docenti delle 55 scuole molisane, come i loro colleghi delle 8.500 istituzioni scolastiche distribuite sul territorio nazionale, si stanno riunendo nei Collegi dei docenti per discutere di programmazione d’inizio anno. Tra gli adempimenti previsti, un tema importante è quello della formazione. La legge 107/15, ha imposto una formazione obbligatoria, continuativa e strutturale, fatta sulla base di prescrittive priorità nazionali che riducono la possibilità per le scuole di scegliere in autonomia il tipo di formazione della quale si ha bisogno in un contesto determinato. Per accedere alle risorse, le scuole devono aderire alle reti di ambito che gestiscono i corsi e stabiliscono le priorità. Sulla formazione ci sono anche i finanziamenti dei Pon, della carta del docente ed altri specifici. Tanti soldi, sui quali c’è un continuo arrembaggio; soldi che rischiano di essere utilizzati male!
Il Piano nazionale di formazione, al quale le scuole devono far riferimento per attivare le loro azioni formative, pone l’attenzione al processo e non alle competenze che gli studenti dovranno maturare. Sono del tutto assenti le riflessioni pedagogiche a supporto delle iniziative formative; non viene delineato un profilo culturale del docente in formazione; manca la connessione tra la sua formazione e l’attività in aula con gli studenti. L’attenzione è ad una sorta di scansione burocratica, in cui si spaccia per crescita professionale la compilazione e la conservazione di documentazione che non prevede alcuna ricaduta sulla didattica. Anche in questo caso gli studenti sono appena citati: solo per la valutazione dei risultati. E’ distante qualsiasi intervento di carattere strategico che voglia intervenire sulle criticità e sappia declinare strumenti, azioni e risorse per consentire di raggiungere gli obiettivi formativi prefissati.
Per la formazione e l’aggiornamento professionale è stata istituita la carta del docente. Una somma annuale accreditata con meccanismi farraginosi. Essa è scarsamente utilizzabile in Molise, essendoci pochi cinema, teatri, librerie e negozi dove spendere questi soldi. Nei nostri territori si è costretti ad acquisti prevalentemente on line, riducendo le opportunità di utilizzazione diretta e mortificando, anche, di conseguenza, il tessuto economico produttivo locale.
Emerge un quadro preoccupante in quanto si afferma un centralismo sempre più prescrittivo e gerarchico dove l’autonomia della didattica e della sperimentazione viene svuotata; si pensa molto ai processi e poco alla bontà del prodotto (la testa ben fatta di E. Morin); la riflessione pedagogica è assente (quali saperi in contesti socio economici in continua trasformazione?); manca l’attenzione agli studenti ed agli apprendimenti. Si assiste ad un aumento delle incombenze e delle prescrizioni, con una conseguente solitudine educativa che non aiuta a superare le criticità esistenti nel nostro sistema scolastico. Ed il dirigente scolastico, fuori dalla collegialità e dalla condivisione, diventa solo uno strumento funzionale alla linea ministeriale.
Tutta l’impostazione della formazione dei docenti prefigura un irrigidimento delle funzioni dirigenziali ed una gerarchizzazione all’interno della scuola, in evidente contrasto con i temi della valorizzazione delle professionalità, della collegialità, delle pratiche didattiche per garantire agli studenti il successo formativo, con l’acquisizione di competenze capaci di orientarli nella complessità del mondo contemporaneo. Sappiamo quanto tutto questo sia importante anche nel nostro Molise, nel quale si ha sempre più bisogno di una scuola pubblica di qualità».