L'Associazione Professionale Proteo Fare Sapere e la FLC CGIL organizzano l'assemblea nazionale
Data pubblicazione: Mar 06, 2018 3:48:1 PM
LA SCUOLA CHE VERRÀ
Il convegno si terrà il 21 e il 22 marzo 2018 presso l'Auditorium di via Rieti a Roma. È aperto a pedagogisti, giuristi e insegnanti per discutere della scuola che vogliamo per il Paese.
Si parlerà di scuola come istituzione, come posto di lavoro, di scuola come didattica, cooperazione, professionalità, di scuola come autonomia della Repubblica, nella quale si gioca gran parte del futuro dell'Italia.
Presiederà i lavori della prima sessione il presidente nazionale di Proteo Fare Sapere, Sergio Sorella.
Accanto al segretario generale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, che introdurrà i lavori, e alla Segretaria Generale della CGIL, Susanna Camusso, che li concluderà, interverranno i professori Vittorio Angiolini (Università di Milano), Massimo Baldacci (Università di Urbino), Umberto Margiotta(Università di Venezia), Annamaria Poggi (Università di Torino), Mario Ricciardi (Università di Bologna), Angela Volpicella (Università di Bari).
Sono previste le comunicazioni del prof. Christian Raimo (Docente e scrittore) e della dirigente scolastica Elena Tramelli (IC Teglia Genova).
Interverranno inoltre i rappresentanti delle maggiori associazioni dei docenti: Gennaro Lopez di Proteo Fare Sapere, Giuseppe Bagni del CIDI, Giuseppe Desideri dell’AIMC, Giancarlo Cavinato dell’MCE, dirigenti scolastici e docenti.
Porteranno il loro contributo per le associazioni studentesche Giammarco Manfreda della Rete degli Studenti Medi e Francesca Picci dell’Unione degli Studenti.
L’iniziativa cade in un momento particolare della vita politica e sociale del Paese. Quindici giorni dopo le elezioni politiche e a circa un mese dallo svolgimento delle elezioni delle RSU della scuola e di tutti i lavoratori della conoscenza e del Pubblico Impiego, si farà il punto sull’istruzione come tema cruciale per i destini del Paese e come leva fondamentale per il futuro della nostra società.
Occorre un protagonismo del mondo della scuola che dovrà essere accompagnato auspicabilmente da una assunzione di responsabilità dei ceti dirigenti del nostro paese, che comporta lungimiranza e coraggio nell’investire tutte le risorse necessarie ad allineare la spesa del nostro Paese a quella della media dei paesi OCSE in materia di istruzione.