La Buona Scuola siamo noi: il 19 maggio alle 17.30 presidio in piazza Prefettura a Campobasso
Data pubblicazione: May 16, 2015 8:35:33 AM
Dopo la grande mobilitazione unitaria del 5 maggio, che ha visto un’altissima adesione allo sciopero generale del personale scolastico, dal governo non sono giunte aperture alle tante criticità evidenziate nel testo del DDL n.2259. Gli emendamenti approvati in Commissione istruzione non modificano l’impianto generale, che è quello di una scuola disegnata secondo un modello autoritario, individualista, gerarchico e aziendalista, che discrimina e divide, ponendosi anche in contrasto con i principi costituzionali.
Per questa ragione, la mobilitazione continua, con presidi unitari, flash mob, manifestazioni davanti a Montecitorio e davanti alle prefetture di tutta Italia, nei giorni in cui il DDL verrà discusso in Parlamento (18, 19 e 20 maggio).
Nell’ambito del percorso unitario di iniziative concordate, le segreterie regionali della FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams, organizzano per martedì 19 maggio, a partire dalle ore 17.30 fino alle 19.30 un’assemblea pubblica con presidio davanti alla prefettura di Campobasso e chiederanno un incontro al Prefetto perché, in qualità di rappresentante del Governo, riporti le considerazioni della scuola molisana sul DDL in discussione in Parlamento.
Sarà l’occasione per ribadire:
l'urgenza di un piano di assunzioni per migliorare l’offerta formativa e per soddisfare anche le legittime aspettative di migliaia di precari esclusi dai piani di stabilizzazione. E’ necessario che si faccia un decreto legge per garantire le assunzioni dal 1° settembre e occorre predisporre un piano pluriennale che interessi il personale docente ed il personale ATA, completamente escluso dalle stabilizzazioni, pur avendo maturato il diritto.
il rifiuto di un modello di governo della scuola autoritario, gerarchico ed aziendalista, tutto concepito a scapito della collegialità e della dimensione cooperativa che deve caratterizzare la progettazione e la gestione delle attività nelle scuole autonome;
la salvaguardia delle prerogative contrattuali su materie che investono aspetti normativi e retributivi del rapporto di lavoro, come l'assegnazione di sede, la mobilità, la retribuzione accessoria e la progressione di carriera;
la necessità di un ascolto reale e non virtuale, di tutti i soggetti interessati dalla riforma, perché la scuola è un diritto costituzionale e non può essere solo prerogativa di chi sta al governo.
All’incontro sono invitati i rappresentanti dei partiti politici e delle istituzioni, che saranno chiamati a confrontarsi con lavoratori, studenti, genitori e quanti vorranno dare il loro contributo per fermare la deriva della scuola pubblica prevista nel DDL in discussione.