In Molise il prossimo anno scolastico avremo 580 alunni in meno

Data pubblicazione: Feb 28, 2015 11:33:1 AM

In questi giorni si discute di organici e di immissioni in ruolo. Intanto il MIUR ha consegnato alle organizzazioni sindacali i dati, calcolati sulla base dell’anagrafe studenti, relativi alla previsione degli alunni nell’anno scolastico 2015-16. Per la prima volta a livello nazionale ci sarà una diminuzione di tale numero. A fronte dei 34.000 alunni in più del corrente anno scolastico, nel prossimo ci sanno 564 alunni in meno.

Dalla tabella ministeriale si evince una previsione di decremento a livello nazionale di circa 14541 alunni nella primaria, un aumento di 891 alunni nella media ed un incremento di 13.086 alunni nel secondo grado. In totale, quindi, 564 alunni in meno. I dati mostrano un calo di alunni nelle regioni del sud (Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia) ed un incremento nelle regioni del centro-nord (maggiore in percentuale in Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Toscana).

Nel Molise ci saranno, in percentuale, le riduzione di alunni più consistenti di tutto il Mezzogiorno d’Italia e dell’intero paese. Se il decremento a livello nazionale previsto sarà dello 0,01%, in Molise si arriverà all’1,64%. Di gran lunga il più alto d’Italia. Ciò avrà delle ricadute inevitabili anche sugli organici. Infatti, per il prossimo anno scolastico, si prevedono 40 posti in meno (22 alla primaria, 7 alla secondaria di I grado ed 11 in quella di secondo grado).

Ecco il quadro che emerge sul numero di alunni in Molise, esclusa la scuola dell’infanzia:

Il nostro territorio si sta desertificando; le scuole sono il primo indicatore a rilevarlo. Lo diciamo da tempo: la classe politica locale dovrebbe partire da questi numeri per fare una programmazione che possa incentivare i giovani a restare nel nostro territorio ed a mettere su famiglia. Lo stesso Governo nazionale, invece di agire in maniera decisa per contribuire a far ripartire il sistema economico e produttivo, continua con le solite ricette liberiste rivelatesi fallimentari. Occorrono politiche lungimiranti contro il declino e l’impoverimento del territorio regionale. Invece gli interventi più in voga badano ad utilizzare in modo distorto le residuali risorse disponibili.

La FLC CGIL Molise da tempo ha formulato proposte concrete sull’organizzazione scolastica, sulle azioni che gli Enti locali dovrebbero attivare per rilanciare il sistema d’istruzione regionale, sulla necessità di puntare sulla conoscenza per far ripartire anche il sistema produttivo. Solo in questo modo potremmo contribuire ad evitare lo spopolamento del nostro territorio.