In Molise ci vorrebbero almeno 1.000 immissioni in ruolo
Data pubblicazione: Jun 15, 2015 9:28:45 AM
Mentre continua, anche in Molise, l’azione di contrasto al DDL sulla scuola, dal Governo giunge il ricatto: o si approva l’intero provvedimento, oppure non ci saranno le immissioni in ruolo con la conseguente impossibilità di avere un organico per sviluppare l’autonomia da parte di ogni singola istituzione scolastica. Il fatto è che, anche nel DDL in discussione in Parlamento, non si prevedono, aldilà delle parole, assunzioni tali da costituire il cosiddetto organico potenziato. Vediamo perché.
Dai dati forniti dallo stesso MIUR, per il personale docente, abbiamo già oggi, sommando ai pensionamenti, i posti totali che la scuola utilizza sfruttando il lavoro precario, la possibilità di immettere in ruolo almeno 134.000 docenti per l’offerta formativa curricolare. Peccato che il piano del Governo si fermi a 101.000. Se si volesse potenziare l’offerta formativa, le assunzioni dovrebbero essere oltre 180.000. Come si potrà fare il potenziamento con numeri (101.000) molto più bassi? Non è dato saperlo. Anche perché, nello stesso DDL si dice (art. 10 c. 7) che sui posti per il potenziamento dell’offerta formativa che rimarranno vacanti “non possono essere stipulati contratti di supplenza”. A ciò si aggiunge il divieto di assumere i supplenti temporanei per il primo giorno di assenza, imposto dalla legge di stabilità 2015. Come si vede la propaganda viene smentita, miseramente, dai numeri.
Poi ci sono anche 16.500 posti Ata da coprire, più quelli che si liberano per i pensionamenti. Per questo personale non è previsto alcun organico potenziato, eppure i numeri dimostrano che le esigenze ci sarebbero. Invece per gli Ata si prevede un forte contenimento delle supplenze, com’è scritto nella legge stabilità 2015. Questo comporterà, addirittura, una riduzione degli ATA che in Molise sarà almeno di 40 unità di personale, determinando difficoltà per l’apertura dei plessi, la vigilanza, la gestione dei laboratori e la efficienza del lavoro nelle segreterie.
Ricordiamo che in Molise nelle Graduatorie ad esaurimento sono iscritti 1864 docenti (CB 1375, IS 489), che gli incarichi annuali nei diversi ordini di scuola sono stati nel corrente anno scolastico più di 750 e che, aggiunti ai 120 pensionamenti a partire dal 1 settembre, ci sarebbero quasi 800 posti disponibili per i docenti e coprire soltanto i posti liberi senza alcun potenziamento dell’offerta formativa. Immettere in ruolo 800 docenti significherebbe garantire solo il funzionamento ordinario. Occorrerebbero numeri molto più significativi, in Molise almeno 1000 docenti, per l’organico dell’autonomia. Sarebbero, in media, quattro docenti per ognuna delle 55 scuole della regione.
L’organico dell’autonomia dovrebbe prevedere assunzioni per consentire alle scuole di ampliare l’offerta formativa, di intervenire sulle criticità, sul disagio, sugli abbandoni, sul recupero, di potenziare e valorizzare le eccellenze, partendo dalla restituzione del tempo scuola, drasticamente ridotto in questi anni, e da risorse ed organici adeguati. Questa è la vera sfida da vincere se si vuole una scuola pubblica di qualità.