Il 28 novembre anche la FLC CGIL Molise a Roma per chiedere il rinnovo del contratto
Data pubblicazione: Dec 01, 2015 2:55:57 PM
Una nutrita delegazione della FLC CGIL Molise ha partecipato alla manifestazione di sabato 28 novembre a Roma. E' stato il giorno del pubblico impiego. Una grande partecipazione al corteo di Roma. A gran voce si è chiesto di non umiliare i lavoratori. che nel pubblico impiego da sette anni sono senza contratto. Se nella legge di stabilità non si troveranno risorse per rinnovare in modo dignitoso i contratti, andremo avanti.
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, dal palco di piazza Venezia, ha concluso la manifestazione del 28 novembre per il rinnovo dei contratti pubblici. “Si guardi a questa piazza – ha detto rivolgendosi al governo - e la si smetta di umiliare i lavoratori pubblici e di non riconoscere il loro lavoro: un impegno quotidiano che garantisce i servizi e la qualità della vita dei cittadini di questo paese”.Camusso ha criticato il decisionismo muscolare del governo, che parla di modernizzazione e innovazione, ma rifiuta qualsiasi confronto con quei lavoratori “che hanno professionalità coltivate negli anni, conoscono bene il loro mestiere e che vanno ascoltati per capire come davvero si può innovare la pubblica amministrazione”.
E invece il governo va avanti sulla sua strada, si rifiuta di sedere ai tavoli contrattuali e “continua a bloccare il turn-over: e come si fa a innovare se si continuano a tenere fuori dagli uffici, dalle scuole e dalle università i giovani?”. Anche per questo motivo bisogna cambiare la legge Fornero, perchè si tratta di una una legge sbagliata e ingiusta. Serve, infatti, un sistema più equo, che permetta a chi non ce la fa più di lasciare il lavoro e ai giovani di inserirsi.
Duro, in particolare, il giudizio sul ministro Madia: “I cittadini non sono mai al centro delle politiche che si stanno facendo. Da un po' di tempo Madia pronuncia una sola frase: bisogna fare provvedimenti sui licenziamenti. Ma le norme per colpire coloro che hanno comportamenti illeciti ci sono, solo che non vengono applicate dai responsabili perché non fanno loro comodo”.
L'unico vero tema al centro deve essere quello della qualità del lavoro, che tiene insieme diritti dei lavoratori e necessità dei cittadini che si rivolgono ai servizi. “E noi – ha ribadito – non conosciamo nessun altro strumento per affrontare questi nodi che non sia il contatto di lavoro. Perché il Ccnl non significa solo aumento della retribuzione, anche se troviamo insultanti le cifre in legge di stabilità, ma anche ricostruire una condizione positiva del lavoro, le sue regole e la certezza della sua organizzazione”.
E su contrattazione e rinnovo dei contratti il sindacato non intende aspettare ancora: “Basta con l'idea che i contratti si possano non fare – ha concluso Camusso -. Su questo punto saremo ovunque, nei luoghi di lavoro, una goccia quotidiana. E non ci fermeremo: noi vogliamo che il prossimo appuntamento sia ai tavoli contrattuali, ma se non sarà così di appuntamenti come questo di oggi ce ne saranno altri”.