Il 15 maggio manifestazione unitaria davanti alla Giunta regionale

Data pubblicazione: May 14, 2015 5:58:43 AM

L’incontro del 12 maggio 2015 tra OO.SS. e Governo non ha portato a nessun risultato. Prosegue l’ostinazione di chi pensa che la scuola debba essere gestita in maniera autoritaria. Il grande sciopero del personale scolastico e le coloratissime manifestazioni del 5 maggio, non hanno scalfito la determinazione antidemocratica dell’Esecutivo che continua a far finta di niente di fronte ad una dilagante protesta di merito.

Non bastano piccoli aggiustamenti a un provvedimento che demolisce ulteriormente la scuola pubblica. Senza consenso e partecipazione non può esserci miglioramento della qualità dell’istruzione del nostro Paese e le mobilitazioni di questi giorni rivendicano una scuola più giusta, più democratica e meno diseguale.

Pertanto, in vista di iniziative forti e risolute, prosegue la mobilitazione, a partire dal presidio unitario del prossimo 15 maggio 2015 davanti alla giunta regionale del Molise. In quella sede saranno ribaditi i temi che riguardano le vertenze regionali per contrastare il declino del sistema produttivo regionale e riproposta la piattaforma unitaria per affrontare la crisi nei diversi settori.

Sarà anche l’occasione nella quale verrà dato particolare spazio e risalto ai temi della scuola ed alla mobilitazione che docenti, personale ATA, genitori e studenti stanno facendo in queste settimane. E’ prevista la presenza di una folta delegazione di docenti ed ATA e di studenti, con l’intervento del segretario regionale della FLC CGIL Molise Giuseppe La Fratta.

Le azioni di contrasto al DDL sulla scuola proseguiranno con degli incontri territoriali con le RSU elette in tutte le scuole della regione programmati per il 18 maggio a Termoli, per il 20 maggio a Campobasso e per il 21 maggio a Isernia durante i quali si daranno indicazioni operative sulle azioni da mettere in atto nelle singole scuole a partire dal blocco delle attività aggiuntive, dall’adozione dei libri di testo, dal rifiuto di svolgere compiti e funzioni al di fuori degli obblighi contrattuali.