FORMAZIONE PROFESSIONALE: BASTA ANNUNCI, I LAVORATORI SONO ALLO STREMO!

Data pubblicazione: Nov 12, 2014 2:46:50 PM

La vertenza degli operatori della Formazione Professionale del Molise, per molti versi, sembra sintomatica del modo di affrontare le problematiche del mondo del lavoro nel nostro paese. Dichiarazioni di intenti, annunci su annunci, tanto fumo e poco arrosto.

Da giorni assistiamo a enunciazioni trionfalistiche da parte degli esponenti della politica molisana, che da più parti rivendicano a sé il ruolo decisivo nella soluzione della vertenza.

La FLC CGIL Molise, pur nella consapevolezza che se ci troviamo in questa situazione la colpa non è certo dei lavoratori, sarà lieta di riconoscere a tutti gli eventuali meriti, qualora ai proclami facciano seguito i fatti. Un piccolo particolare, però, forse sfugge alla classe politica molisana: i lavoratori, purtroppo, non si cibano di promesse, ma di fatti.

I 90 lavoratori in questione da ottobre sono senza lavoro, avanzano ancora, nella maggior parte dei casi due mensilità arretrate e non hanno certezze sul se e quando verrà liquidata loro la cassa integrazione in deroga.

Ad oggi, l’unica certezza sono i mutui da pagare e i preavvisi di licenziamento che molti di loro hanno ricevuto: dal 1 gennaio 2015, se non si interviene immediatamente, resteranno definitivamente disoccupati.

Siamo più volti intervenuti nel merito della vicenda, abbiamo presentato proposte e chiesto di finanziare il “progetto ponte”, atto a sperimentare l’“Orientamento Permanente regionale”, in un arco temporale che permetta di mettere a sistema i servizi per l’orientamento, per l’Istruzione e la Formazione professionale, da riformare completamente stante l’atavico ritardo che sconta la nostra Regione al riguardo.

Oggi però non è più il tempo dei progetti e delle promesse, ma delle azioni!

Occorre dare risposte immediate ai lavoratori e alle loro famiglie, e pertanto chiediamo all’ Amministrazione Regionale di adoperarsi da subito, per quanto di competenza, per consentire ai lavoratori di percepire le spettanze arretrate e accelerare il percorso per il riconoscimento della CIG in deroga, visto il grave stato di disagio economico esistente.

Circa poi la possibilità di cofinanziamento del Progetto, con risorse a carico di Governo e Regione, aspettiamo ancora una convocazione del tavolo permanente, in modo da ottenere comunicazioni ufficiali sulle modalità di attuazione nell’immediato di quanto annunciato. Il fatto che siamo costretti ad apprendere a mezzo stampa informazioni di sicura rilevanza sindacale, ci lascia molto perplessi sul metodo adottato da quanti, a parole, professano attenzione per le parti sociali, ma nei fatti sembrano più interessati al risalto mediatico che alla risoluzione effettiva dei problemi.