ESODO DOCENTI: DOPO EMILIANO, INTERVENGA FRATTURA

Data pubblicazione: Aug 03, 2016 6:32:22 AM

La notizia dell’arrivo del Presidente della Regione Puglia Emiliano, in occasione di un dibattito organizzato sulle prospettive di sviluppo di una delle aree più belle e meno valorizzate del Molise, ci porta a riflettere sulle comuni risorse di queste due regioni, geograficamente confinanti ed entrambe caratterizzate da un notevole patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale. Oltre agli aspetti positivi, alla Puglia ci accomunano anche diversi elementi di criticità: economia in crisi (come quella di tutto il Sud), scarsi investimenti da parte del governo centrale (che si limita alla propaganda, utilizzando le stesse risorse cambiandone destinazione), disoccupazione in aumento, emigrazione forzata di tanti giovani, che dopo essersi formati nelle nostre Università, sono costretti ad utilizzare altrove il bagaglio di competenze e conoscenze acquisito.

Per restare all’attualità, relativamente alla scuola, ci lega alla Puglia un altro aspetto. Le modalità di attuazione delle procedure dei trasferimenti dei docenti, come già denunciato dalle rispettive segreterie regionali della FLC CGIL, rischiano di svantaggiare oltremodo i docenti delle due regioni, costringendoli ad emigrare verso il settentrione, dopo decenni di precariato ed in presenza di posti nel proprio territorio.

Agli oltre 130 docenti molisani della primaria, si aggiungono i quasi 1100 provenienti dalla Puglia. Un vero e proprio esodo; infatti questi numeri raddoppieranno con la pubblicazione dei trasferimenti del docenti di I e II grado (previsti per il 2 e 12 agosto). Ricordiamo, inoltre, che un “ineffabile algoritmo” messo in atto dal MIUR, mescolando punteggi e preferenze, ha generato irregolarità ed errori. Le risposte del Ministero sono state quelle di negare l’esistenza di macroscopiche incongruenze non volendo ammettere di aver messo in atto una procedura farraginosa, sbagliata ed illegittima, oggetto e migliaia di ricorsi di inevitabile contenzioso.

Nel frattempo, però, occorre che tutti si adoperino per cercare soluzioni e risolvere i disagi che tale esodo può comportare per docenti ed alunni. Il presidente Emiliano, si è impegnato ad interloquire con i sindacati e con l’USR per affrontare la problematica. Riteniamo corretta l’idea dell’Assessore all’Istruzione della regione Puglia Sebastiano Leo, di portare la questione in Conferenza Stato – Regioni, mercoledì prossimo.

Analoga attenzione non la riscontriamo in Molise: l’ormai cronica assenza di un Assessore all’Istruzione, in questo come in molte altre vicende, non agevola, come evidenziano i diversi temi mai risolti e rimasti in sospeso (dimensionamento scolastico, Formazione professionale, edilizia scolastica, linee guida su IeFP, legge regionale sull’istruzione, ecc.). Chiediamo, pertanto al presidente Frattura, che a distanza di quasi sette mesi ancora conserva la delega al ramo, di intervenire su tali questioni, a partire dalle più urgenti e di seguire l’esempio dei colleghi pugliesi. Sull’emergenza del momento, volta a scongiurare l’esodo dei docenti, da parte nostra abbiamo già chiesto all’USR di facilitare ed accelerare le procedure relative alle Assegnazioni provvisorie e alle Utilizzazioni dei docenti, che potrebbero “limitare il danno” perlomeno per il prossimo anno scolastico.

Chiediamo a ciascuno di fare la sua parte, in un contesto difficile in virtù degli assurdi ritardi, delle inverosimili scadenze ministeriali e della cronica carenza di organico che scontano gli Uffici periferici preposti, già oberati di lavoro per le tante incombenze di questi giorni.

Restiamo convinti però che per risolvere il problema è necessario un impegno ancora maggiore: occorre stabilizzare gli organici, facendo venir meno la farsa della distinzione tra organico di diritto e di fatto.

Una cosa è certa: la legge 107/15 è autoritaria ed antidemocratica, sbagliata e confusionaria; continueremo con la denuncia, la mobilitazione e le vertenze legali contro provvedimenti che stanno mettendo a repentaglio il diritto degli studenti di avere una scuola pubblica di qualità. La politica molisana si faccia sentire.