Effettuate 247 nomine in ruolo. Poche certezze per i precari

Data pubblicazione: Aug 13, 2015 4:31:12 PM

Si sono concluse ieri in Molise le operazioni di immissione in ruolo del personale docente. Le attività si sono svolte con celerità e trasparenza, grazie all’encomiabile lavoro del personale degli Ambiti Territoriali di Campobasso ed Isernia, che nonostante la ristrettezza dei tempi a disposizione è riuscito a garantire il regolare svolgimento di tutte le operazioni.

A fronte dei circa 1600 docenti precari che affollano le Graduatorie, in definitiva, circa 250 hanno raggiunto finalmente l’agognato incarico a tempo indeterminato. Abbiamo assistito alla gioia dei neo immessi in ruolo, che in alcuni casi hanno raggiunto l’ambito traguardo dopo ben 26 anni di precariato. Un applauso liberatorio ha accompagnato la nomina in ruolo di una docente di educazione artistica, neo immessa in ruolo all’età di 61 anni .

Si tratta delle conseguenze di un sistema di reclutamento ingiusto e farraginoso, che costringe da decenni i lavoratori della scuola a lavorare senza certezze, a cambiare decine di sedi, in dispregio alla propria professionalità ed alla continuità didattica. Un sistema condannato dalla Corte di Giustizia europea, che ha costretto il governo ad operare un piano straordinario di immissioni in ruolo, che porteranno in Molise altre 569 assunzioni a tempo indeterminato, da effettuarsi intorno a novembre-dicembre di quest’anno.

Fatte le nomine in ruolo, il pensiero ora è per coloro che non ce l’hanno fatta. Che ne sarà degli altri 1400 docenti che restano precari? Che ne sarà dei tanti precari ATA, di cui nessuno parla, che oltre a non essere stabilizzati rischiano di essere completamente espulsi dal mondo del lavoro, visto che si vorrebbe mandare nelle scuole il personale in esubero delle province? Tanti sono i dubbi e poche le certezze per migliaia di lavoratori della scuola molisani.

A tal proposito, ricordiamo che in questi giorni i docenti molisani stanno compilando “un modello on line”, dichiarando di essere disponibili ad andare a lavorare in una delle cento province italiane. Si corre il rischio che gli esclusi da questa fase di immissioni in ruolo si vedano pertanto costretti ad “emigrare” in altre parti d’Italia, mentre docenti provenienti da altre regioni vengano ad insegnare in Molise. Un vero e proprio “gioco dell’oca”, fatto sulla pelle dei precari che non giova a nessuno. In questi giorni nelle sedi sindacali abbiamo toccato con mano la disperazione di quanti si sentono vittima di un vero e proprio ricatto: lasciare la propria terra ed i propri affetti a fronte della necessità di un lavoro stabile.

Ci stiamo adoperando in tutti i modi per cercare di arginare questa vera e propria “migrazione di massa”, ed a tal fine siamo già intervenuti e stiamo portando avanti una proficua interlocuzione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Molise.

Poiché la legge e le disposizioni ministeriali prevedono che i docenti nominati nelle fasi b) e c) non debbano raggiungere la sede assegnata nel caso in cui abbiano già in corso una supplenza (annuale o fino al 30/06), è opportuno che tutte le supplenze su organico di fatto avvengano prima possibile. In questo modo si limiterà notevolmente la migrazione e i meglio posizionati in graduatoria, almeno per il prossimo anno, non dovranno spostarsi.

Proprio per facilitare ciò, in seguito ad espressa richiesta della FLC CGIL Molise, la Dirigente dell’USR Molise Dott.ssa Sabatini, nel corso dell’incontro con le OO.SS avutosi il 10 u.s, si è impegnata a dare disposizioni onde concludere le operazioni di nomina a tempo determinato entro la fine di agosto (orientativamente i giorni utili dovrebbero essere 27, 28 e 29 luglio).

Come FLC CGIL Molise chiediamo, inoltre, che tutti i posti disponibili, inclusi gli spezzoni, vengano restituiti alle scuole celermente, in modo che anche i Dirigenti scolastici possano disporre la maggior parte degli incarichi in tempo utile. Sarebbe altresì importante che il personale a tempo indeterminato rinunciasse ad eventuali ore aggiuntive oltre a quelle d’obbligo che dovessero essergli proposte, agevolando al massimo le nomine di precari.

E’ necessaria la collaborazione di tutti in questa fase, per cercare di limitare i danni di disposizioni assurde, che per il resto contrasteremo in tutte le sedi, dalle piazze ai tribunali.