Dopo le assemblee unitarie prosegue in Molise la mobilitazione contro la brutta scuola. Venerdì 9 ottobre in piazza con gli studenti
Data pubblicazione: Oct 08, 2015 6:34:50 AM
Si sono concluse in questi giorni in Molise le assemblee sindacali unitarie sulla L.107/2015. Abbiamo ascoltato i lavoratori di tutte le scuole del Molise, raggiungendo i principali centri della regione, da Campobasso a Isernia, da Termoli a Venafro, da Agnone a Riccia, ma anche Frosolone, Bojano, Trivento, Montenero, Campomarino, Guglionesi, Campodipietra, Vinchiaturo, Santa Croce di Magliano e Larino. Una grande prova di partecipazione democratica, a cui hanno preso parte oltre 1300 lavoratori. Insieme ai Docenti, al personale ATA ed ai Dirigenti scolastici sono state affrontate le problematiche reali poste dai tagli della Legge di stabilità e dalle violazioni costituzionali apportate dalla Legge 107/2015, che sta determinando un clima di insoddisfazione generale e di massima incertezza.
Nelle scuole, da subito, stanno emergendo le evidenti ingiustizie e le carenze di un provvedimento che, invece di una riforma, è una semplice riorganizzazione di basso profilo. Alcune prescrizioni normative, inoltre, si sono rivelate inapplicabili nell’immediato, come avevamo preannunciato. E’ il caso della predisposizione del Piani dell’Offerta Formativa Triennale, che la norma voleva fossero approvati dalle scuole entro il 30 ottobre ‘15, senza pensare che le stesse scuole potrebbero subire modifiche per effetto dei piani di dimensionamento, che le Regioni devono approvare entro dicembre di quest’anno. Ecco quindi che dopo la legge arriva la solita deroga: i piani Triennali potranno essere approvati entro il 15 gennaio!
Al di là delle inutili passerelle istituzionali ministeriali e delle dichiarazioni trionfalistiche di rito, la realtà che abbiamo trovato nelle nostre scuole è quella di un sistema scolastico molisano ancora più povero e con più problemi di prima: classi pollaio, carenza di collaboratori scolastici e di personale amministrativo, impossibilità di procedere alle sostituzioni del personale assente per gli assurdi vincoli posti dalla legge di stabilità, offerta formativa ridotta al minimo. Poca cosa, in ogni caso, rispetto ai danni che questa legge rischia di riservare in futuro al paese in generale ed alle aree con grandi difficolta socio economiche come le nostre, in particolare. Questa legge imbocca la strada dell’autoritarismo, della gerarchizzazione e della privatizzazione dei saperi, mettendo in discussione libertà, democrazia e contrattazione. La missione della scuola della Repubblica viene stravolta per lasciare campo libero alle disuguaglianze sociali e territoriali. Per queste ragioni, abbiamo definito una piattaforma rivendicativa unitaria, con analisi e proposte da discutere con i lavoratori per neutralizzare, da subito, nelle scuole le misure più dannose contenute nella Legge 107/2015, soprattutto in materia di valutazione e di organizzazione e salario. Su questi temi abbiamo colto nelle assemblee la volontà di non arrendersi dei lavoratori molisani, che ci hanno chiesto di andare avanti e di proseguire la mobilitazione per invertire la rotta e modificare radicalmente la legge.
E noi proseguiremo: dopo le assemblee territoriali, sono state già calendarizzate altre iniziative di mobilitazione, nazionali e regionali. Il primo appuntamento è per il 15 ottobre a Roma e coinvolgerà i dirigenti scolastici, il 22 ottobre parteciperemo sempre a Roma all’iniziativa centrata sulle problematiche del personale Ata, mentre il 24 ottobre è prevista una giornata di mobilitazione nazionale che si articolerà in iniziative promosse a livello regionale.
Intanto, la FLC CGIL Molise sostiene la mobilitazione degli studenti del 9 ottobre, che chiedono di cambiare radicalmente la legge sulla brutta scuola e vogliono costruire una via di uscita dalla crisi dell’università. “Vogliamo potere” è lo slogan degli studenti. Condividiamo i loro timori: il diritto allo studio è diventato ormai un’emergenza in Italia, visto che in dieci anni abbiamo perso ben 80mila immatricolati (quasi 3000 in Molise) e che migliaia di studenti che hanno tutti i requisiti per avere la borsa di studio rimangono esclusi perché non ci sono soldi a sufficienza.
Occorre costruire relazioni e coalizioni per promuovere dal basso una idea diversa e alternativa di scuola e università all’altezza delle domande e dei sogni delle nuove generazioni.
Una nostra delegazione sarà presente al fianco degli studenti alla manifestazione di Campobasso. Riteniamo necessario lavorare per favorire l’unità di tutti coloro che si battono per una istruzione pubblica di qualità.