CONTRATTO “ISTRUZIONE E RICERCA”: COSA CAMBIA PER LA SCUOLA

Data pubblicazione: Feb 11, 2018 7:43:38 AM

Venerdì 9 febbraio è stata sottoscritta all’ARAN la pre-intesa del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del nuovo comparto “Istruzione e Ricerca”.

Finalmente, dopo quasi dieci anni di mancati rinnovi, causati da leggi sciagurate, abbiamo riconquistato il CCNL per oltre 1,2 milioni di lavoratori e lavoratrici di scuola, università, ricerca e istituti di alta formazione. Siamo giunti a questo esito grazie alle lunghe lotte fatte dalla CGIL e dalla FLC che non hanno mai smesso, neanche per un attimo, di rivendicare il diritto costituzionale a contrattare il salario e delle condizioni di lavoro. Ricordiamo che è stato proprio grazie ad un ricorso della FLC CGIL che i giudici hanno ordinato alla Presidenza del Consiglio e all’Aran “di dare avvio, senza ritardo e per quanto di loro competenza, al procedimento di contrattazione collettiva per i comparti scuola, università, ricerca, Afam e relative aree dirigenziali”. Gli aumenti salariali, che riguarderanno oltre cinquemila lavoratori in Molise, sono in linea con l’accordo del 30 novembre 2016: si partirà da un minimo da 80,40 a un massimo di 110,70 euro. Viene pienamente salvaguardato, per le fasce retributive più basse, il bonus fiscale di 80 euro. Non ci sarà nessun aumento di carichi e orari di lavoro, nessun arretramento per quanto riguarda le tutele e i diritti nella parte normativa, nella quale al contrario si introducono nuove opportunità di accedere a permessi retribuiti per motivi personali e familiari o previsti da particolari disposizioni di legge.

Il contratto rappresenta un punto di svolta delle relazioni sindacali, riportando alla contrattazione materie importanti comela formazione e le risorse destinate alla valorizzazione professionale. Il rafforzamento della contrattazione valorizzerà il ruolo delle RSU nell’imminenza del loro rinnovo, previsto per aprile del 2018.

Per la scuola, il nuovo CCNL contribuisce a scardinare alcuni degli aspetti più negativi dell’ultima nefasta riforma (L.107/2015): viene superato l’obbligo alla mobilità solo su ambito, la chiamata diretta sarà contrattata a livello nazionale, il c.d “bonus” premiale docenti confluisce in parte nel salario e in parte nelle risorse del Fondo da contrattare.

Ricordiamo che questo contratto, la cui vigenza triennale 2016/2018 si concluderà con l’anno in corso, assume forte valenzaanche nella prospettiva del successivo rinnovo di cui vengono poste le basi: dopo il 4 marzo occorrerà confrontarsi da subito con il nuovo Parlamento e il nuovo Governo, per rivendicare una politica di forte investimento nei settori dell’istruzione e della ricerca.

Adesso la parola passa ai lavoratori, il cui mandato alla sottoscrizione definitiva è per la nostra organizzazione un fatto vincolante. La FLC CGIL Molise ha organizzato a tal proposito assemblee in tutte le scuole della regione (vedi gli elenchi allegati). Sarà l'occasione per discutere con i lavoratori della nuova fase politico sindacale che si è determinata con la sottoscrizione dell'ipotesi di CCNL. Si parlerà del nuovo contratto e delle novità in esso previste. Affronteremo inoltre i temi della rappresentanza e del ruolo delle RSU nella contrattazione integrativa, anche in vista delle prossime elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie previste ad aprile 2018.