Ata: in Molise 12 posti in meno il prossimo anno scolastico

Data pubblicazione: Jul 17, 2015 9:1:43 AM

Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato la circolare sull’organico di diritto del personale ATA per il prossimo anno scolastico 2015/2016. Insieme alla nota ministeriale, sono stati trasmessi il decreto e le tabelle. È stato anche preannunciato che le funzioni saranno aperte dal 15 al 23 luglio e che la pubblicazione dei trasferimenti slitterà al 20 agosto mentre le domande di utilizzazione slitteranno al 26 agosto.

L’Amministrazione è stata costretta a riconoscere che con i numeri approvati nella legge di stabilità 2015 non si riescono a garantire i servizi minimi alle scuole. Infatti, grazie alla determinazione dei sindacati si è ottenuto l’impegno ad attribuire in organico di fatto non solo i posti già assegnati quest’anno (circa 5.000) ma anche i 2.020 posti tagliati in organico di diritto, in attesa che la prossima legge di stabilità abroghi in via definitiva i tagli in questione. Una situazione paradossale che certifica l’approssimazione con la quale si affrontano i temi della scuola.

Si tratta, comunque, di una soluzione a metà perché restituendo a ottobre quello che di toglie a giugno si creeranno delle evidenti disfunzioni, si perderanno 4 mesi di lavoro e verranno penalizzati i lavoratori facendoli diventare (ingiustamente) soprannumerari.

Continuiamo a denunciare il paradosso che con i numeri programmati di personale ATA, le scuole non sono nelle condizioni di garantire il servizio di vigilanza e di accoglienza, non riescono a far fronte alle incombenze burocratiche ed alle molestie burocratiche a cui sono soggette. Inoltre le scuole primarie non hanno gli assistenti tecnici per i laboratori.

In Molise dal 2012 gli organici di questo personale si sono ridotti di ulteriori 51 unità. Per il prossimo anno scolastico la situazione sarà la seguente:

Adesso è fondamentale che i dirigenti scolasti e le RSU documentino con precisione le reali esigenze della scuola laddove la scarsità del personale mette a rischio i livelli essenziali delle prestazioni: sicurezza, accoglienza, assistenza agli alunni con disabilità, funzionalità delle segreterie e rispetto del contratto nazionale di lavoro.