A un anno dalla 107/2015: in Molise UNA SCUOLA ALLA BUONA
Data pubblicazione: Nov 12, 2016 5:27:53 PM
Avranno inizio lunedì 14 e si svolgeranno per tutto il mese di novembre le assemblee che la FLC CGIL ha indetto in ogni scuola del Molise. Gli argomenti all'ordine del giorno, saranno: la fase politico sindacale (legge di stabilità, pensioni, rinnovo contrattuale); un primo bilancio sull’applicazione della legge 107/2015; le novità sull’obbligo di formazione dei docenti ed il portfolio professionale.
Sarà un’importante occasione per fare il punto della situazione con i lavoratori delle scuole molisane, sulle numerose criticità emerse in questo inizio di anno scolastico. Nonostante le dichiarazioni propagandistiche del governo, la legge 107/2015 ha finora causato solo problemi. Dal disastro delle procedure di mobilità, con trasferimenti forzosi ed illegittimi per migliaia di docenti (350 in Molise) che hanno rallentato le operazioni di nomina, al pasticcio sulla gestione dell’organico potenziato, inviato alle scuole talvolta a prescindere da ogni richiesta. Per non parlare dell’assenza di regole che hanno portato alla c.d. “chiamata diretta”, delle divisioni e della mancanza di un clima cooperativo che si vive nelle scuole per la vicenda “bonus”. Il tutto, mentre si continua a non investire sul lavoro degli ATA, riducendone i numeri pur aumentando le ore di apertura delle scuole.
Oltre alle problematiche nazionali, verranno analizzate anche le criticità specifiche della scuola molisana: dal tema dell'edilizia scolastica, vero e proprio nervo scoperto della nostra regione, affrontato in modo approssimativo in assenza di una programmazione di medio periodo, a quello del dimensionamento. Sappiamo che il MIUR ha già sollecitato gli Uffici Scolastici Regionali sul tema. Per l’avvio delle operazioni di apertura del prossimo anno scolastico bisogna che le regioni approvino il piano di dimensionamento, che la legge fissa al 31 dicembre. Ricordiamo che in Molise abbiamo 54 istituzioni scolastiche, mentre secondo la legge dovremmo averne 40.
Cosa si aspetta ancora? Il rischio è quello di arrivare come al solito in ritardo all’appuntamento, con ennesime proroghe che non affronteranno le diverse problematiche che l’attuale piano di dimensionamento lascia irrisolte. Lo ribadiamo per l’ennesima volta: la politica regionale, in materia di Istruzione si sta distinguendo per la sua totale assenza, fatta salva la partecipazione a convegni, parate e inaugurazioni.
Manca una legge regionale sull’istruzione, manca un piano dell’offerta formativa territoriale, manca anche l’assessore all’istruzione. Abbiamo bisogno di programmi, risposte, e interventi immediati, basta con i proclami!