10 SETTEMBRE, INIZIA UN NUOVO ANNO SCOLASTICO TRA PROMESSE, SPERANZE E PROBLEMI IRRISOLTI

Data pubblicazione: Sep 15, 2014 7:42:13 PM

L’inizio di un nuovo anno scolastico rappresenta l’occasione per fare il punto della situazione su criticità, problematiche e prospettive del sistema scolastico molisano. Ci piacerebbe lanciare messaggi di ottimismo e di speranza nel futuro, ma la realtà che abbiamo di fronte, purtroppo, è tutt’altro che rosea.

a) ALUNNI E ORGANICI

I numeri del “sistema scuola” sono allarmanti, e ci consegnano un progressivo impoverimento della scuola pubblica molisana. Avremo meno alunni, meno organici e meno scuole rispetto al passato. Dal 2006 abbiamo perso 6500 alunni, 1600 posti di lavoro e 30 scuole (ora abbiamo 41800 alunni, un organico di circa 5100 unità e 54 scuole autonome, rette da 50 Dirigenti Scolastici). Sono numeri impietosi, ma è da questi che bisogna partire.

b) DIMENSIONAMENTO

Il nuovo piano di dimensionamento scolastico, approvato dalla Regione a dicembre scorso, presenta un carattere emergenziale e provvisorio, non si è affrontato il tema con un approccio prospettico. Come abbiamo più volte sostenuto, entra in vigore a partire da settembre ma “nasce vecchio”. In esso, per mantenere i “soliti equilibri”, e non scontentare il sindaco di turno, si sono conservate Istituzioni scolastiche che non hanno “i numeri” per sopravvivere a lungo, e ciò comporterà necessariamente nuove modifiche. Si è continuato, inoltre, ad avvalorare l’assurda pratica degli Omnicomprensivi (ben 9 sui 81 esistenti in tutta Italia), non si è dato luogo ai poli Scolastici, che rappresenterebbero l’unica ancora di salvezza delle aree interne a bassa densità demografica. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: le pluriclassi dei piccoli paesi convivono con le classi pollaio dei centri più grandi. Occorre mettersi subito al lavoro per varare al più presto una legge sul diritto allo studio (l’ultima è del 1975, la più vecchia d’Italia!), alla luce della quale rivedere e modificare le storture del piano di dimensionamento.

c) EDILIZIA SCOLASTICA

Gli studenti ed i lavoratori della conoscenza vogliono risposte concerete, non proclami. Occorre passare rapidamente dagli annunci a interventi concreti per avviare progetti di costruzione di nuovi edifici, rimozione dell'amianto, messa in sicurezza e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. Deve essere chiarito quali sono le effettive risorse a disposizione, con quali tempi e con quali procedure di intende operare. Non si può attendere ancora ed assistere impotenti a ritardi nella realizzazione degli interventi. Quello che è certo è che ancora oggi, Il 5% degli edifici scolastici della regione è costituito da strutture prefabbricate e provvisorie, Il 7% delle scuole è ospitato in edifici ad uso promiscuo (condomini, supermercati, ecc.) il 6% delle scuole è in affitto e molte mancano della palestra.

Il documento la buona scuola. Preliminarmente, dobbiamo notare che nel documento il sindacato non viene mai menzionato come interlocutore privilegiato nelle questioni del lavoro. È una colpevole “dimenticanza”, sintomatica del modo di intendere i cd corpi intermedi, come semplice intralcio verso l’interlocuzione diretta con il “cittadino elettore”.

Eppure, risulta incontrovertibile, Il documento “recepisce molte proposte che la FLC CGIL ha presentato in diversi dossier. In modo particolare su: superamento del lavoro precario, concorso per diventare docente, istituzione dell’organico funzionale, eliminazione delle “molestie burocratiche”, restituzione del tempo pieno, riforma degli organi collegiali.

Manca, però, qualunque riferimento al rinnovo del contratto di lavoro, nonostante si parli di profili professionali, carriere, orari e retribuzioni, funzione docente, trattamento economico, valutazione, mobilità, fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Si tratta di materie contrattuali e in sede contrattuale vanno affrontate e definite. Nel documento il sindacato non viene mai menzionato come interlocutore sulle questioni riguardanti l’organizzazione del lavoro.

Nel Piano Renzi, manca, inoltre, qualsiasi riferimento alle assunzioni del personale ATA; anzi si prevede la riduzione degli assistenti amministrativi a seguito della digitalizzazione. Ciò è inaccettabile. Le scuole per poter funzionare hanno bisogno di personale di segreteria adeguato ai compiti sempre più complessi dell’autonomia e di collaboratori scolastici che garantiscano l’apertura, l’accoglienza e la vigilanza in ogni plesso.

Le circa 150.000 assunzioni, previste sulla scuola, corrispondono ai numeri che la FLC CGIL ha sempre indicato come necessità prioritaria per un progetto di buona scuola, tanto da aver avviato numerose vertenze sull’uso reiterato del tempo determinato che sono arrivate all’attenzione della Corte europea. In Molise la FLC CGIL ha presentato oltre 250 ricorsi. Il piano di stabilizzazioni che a partire dal 2015 dovrebbe coprire tutti i posti vacanti (50.000 docenti), introdurre nella scuola l’organico dell’autonomia (circa 80.000 docenti per tutti gli ordini), è essenziale per rispondere alle esigenze della progettazione educativa fatta dalle scuole.

In Molise ciò potrebbe determinare 1300 immissioni in ruolo di docenti precari e vincitori del concorso che consentirebbero alle scuole di evitare il continuo ricorso allo stillicidio delle supplenze temporanee, garantendo, finalmente, un organico stabile in grado di assicurare la continuità del processo educativo e dare agli studenti molisani il tempo scuola di cui hanno bisogno.

La FLC CGIL Molise, come al solito, è disponibile al confronto per fare in modo che la scuola pubblica assuma il ruolo che le spetta. Dentro e accanto alla discussione lanciata dal Governo (positivo che venga fatta con le persone reali e nelle scuole, e non solo on line, come abbiamo sempre chiesto) la FLC CGIL Molise avvierà un profondo e capillare confronto di massa, con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, a partire dalle prossime settimane.

Intanto, all’inizio del nuovo anno scolastico, formula gli auguri di buon lavoro ai dirigenti, al personale docente ed ATA, ed agli studenti delle scuole molisane. Gli alunni hanno diritto di trovare ambienti favorevoli al loro sviluppo ed alla loro crescita culturale e professionale, affinché diventino cittadini consapevoli e responsabili, con un solido bagaglio in grado di orientarli nella complessità della società contemporanea.